La pagella delle uscite settimanali

6.5 a Fede di Mv Killa

Come dice il titolo del disco, al centro di quello che possiamo definire il primo progetto di Mv Killa, c’è la fede. Ma non la fede intesa in senso religioso, bensì la fede nelle proprie capacità. Credere di potercela fare per poi farcela. Mv Killa è sicuramente uno dei volti della nuova scena napoletana e riesce, anche in questo disco, a raccontare le due anime di Napoli: l’amore e la strada. La parte sentimentale e melodica e quella più cruda e legata alla strada.

Fede è un disco ricco di storie, che ci portano proprio nel cuore di Napoli e della vita di Mv Killa, ma è anche un disco che non lascerà il segno, non sarà quel primo disco che segnerà la carriera del suo autore.

7 a Virus Deluxe di Noyz Narcos

A più di un anno dall’uscita di Virus, che di certo non è stato il disco migliore di Noyz, il rapper romano decide di pubblicare due nuove tracce.

Traphouse con Massimo Pericolo è il tipico brano alla Noyz. Praticamente un inno alla alla sua storia. Crudo e diretto come solo lui sa essere, parla di droghe, soldi, vita di strada. E di quello che ne comporta. Il passato torna sempre a galla. Massimo Pericolo su questa traccia è la cosiddetta ciliegina sulla torta. Perfetto. Credibile. Insieme spaccano. Sono la coppia di cui non pensavamo di avere bisogno.

In The Major, invece, troviamo “Never felt this way” di Troyboi, “We Major” di Kanye e persino Guè, il tutto però in vero stile truce.

6 a Cultura di Diss Gacha

Diss Gacha sembrava fosse the next big thing, sempre lì pronto a esplodere e invece per ora resta esattamente dov’è. Ha uno stile unico e spacca pure, sia nel flow, che nella scelta e nell’uso delle parole, ma ascoltando il disco, ti rendi conto che questo suo stile, per quanto sia figo, è estremamente ripetitivo. Le tracce sono ottime e catturano l’ascoltatore, ma sembrano tutte uguali.

7 a Filosofia del fuck off degli Articolo 31

Questi sono gli Articolo 31. Questo è un brano fatto per i fan degli Articolo 31. C’è proprio la loro essenza, gli scratch di Dj Jad, la voce e l’energia di Ax. Un po’ old school, ma fuori dagli schemi. È una sorta di omaggio alla loro storia e di inno per tutti quelli che hanno aspettato per anni la loro reunion.

6 a Quarto di Bue di Night Skinny & Kid Jugi

Sono in molti a spingere Kid Yugi, che potrebbe essere uno degli emergenti del momento. Skinny lo chiama, prima per la posse track Players Club 23 uscita settimana scorsa e poi per Quarto di Bue. Non è un vero e proprio singolo, è più un esercizio di stile. Due beat e le barre di Kid Yugi, che resta ancorato alla sua zona di comfort. Fa esattamente quello che ha fatto finora, con quel suo stile duro e cupo. E alla fine fa bene, è giovane, agli inizi e acerbo.

5 a 100 OPPS di Shiva

Poteva anche fare a meno di pubblicare sta lagna. È l’ennesima canzone di Shiva uguale ad altre che ha già fatto e che gli sono uscite meglio. Questa davvero è imbarazzante. Noiosa, con un flow da lagna, lui che prova a darsi la carica prima dell’inizio di ogni strofa e tu pensi “dai ora spacca” e invece no. Non spacca nulla. Solo ti fa cadere le palle anche se non le hai.

100 OPPS è proprio nello stile di Shiva, ma è molto lontano dall’essere una hit.

5 a Vida Mala di Vale Pain ft. Medy

Non ho capito sta moda di fare brani in stile anni ‘80. Tutti sti rapperini street che poi a un certo punto si danno al pop anni ‘80 e ti tirano fuori l’ennesima canzonetta che non sa di niente e che ruota intorno solo a una melodia carina è orecchiabile.

Per me non ha senso. Vogliono dimostrare di essere versatili facendo una cosa che stanno già facendo in molti e alcuni decisamente meglio.

7 a Mare D’Inverno di Il Ghost

Questo brano segna il ritorno di Il Ghost su un beat boom bap, sul quale fanno capolinea le sue rime serrate, barre conscious e immagini vivide e semplici. Il Ghost ultimamente riesce sempre a spaccare.

Trovi tutte le altre uscite della settimana qui.

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