La pagella delle uscite settimanali

7.5 a Il Coraggio Dei Bambini di Geolier

Si può dire che questo sia a tutti gli effetti il disco della riconferma di Geolier.

Un album intenso, ricco di sonorità e di racconti, che, certo, per comprenderli appieno bisogna conoscere il napoletano, o andare su Google e capite i testi. Un lavoraccio, ma ne vale la pena. E anche se non ti arrivano immediatamente i testi, c’è da dire che suona tutto talmente bene e che Geolier ha un flow talmente unico da farti arrivare comunque le sue emozioni e i suoi pensieri.

Dentro c’è Napoli, Secondigliano, la vita, con le sue scelte e il coraggio di affrontarle proprio come fanno i bambini, il passato e il presente di Geolier e tanto amore per la famiglia, per gli amici e per la sua gente. Soprattutto per la sua gente e questo fa del disco una sorta di fotografia, ma anche di dedica alle persone che vivono a Napoli.

Dal punto di vista dei featuring, Guè è quello che ha spaccato maggiormente, fiacco Sfera Ebbasta e poi abbiamo uno Shiva travestito da Rkomi. La super hit Chiagne con Lazza e Paky che ha saputo cogliere appieno lo stile di Geolier.

Il disco però è troppo lungo. 21 tracce sono decisamente troppe e fanno sì che molte si perdano e che il tutto risulti troppo pesante e poco incisivo. Forse 14 sarebbero state perfette.

6 a Da Solo di Vegas Jones

Che hai combinato Vegas? Una mezza porcheria. Dopo Jones Freestyle ci si aspettava un singolo bomba, un ritorno con il botto e invece il brano è appena sufficiente. Neanche Nitro ha brillato in modo particolare, mentre Nayt ha spaccato.

Da Solo non è il ritorno in grande stile che ci si aspettava da Vegas Jones, è un brano carino, con un ritornello che entra in testa subito, barre discrete, ma niente di che. Una mezza delusione.

6.5 a Immagini di En?gma

È questo il brano che En?gma ha presentato per Sanremo, ma che è stato scartato. O almeno è quello che il rapper sardo ha scritto nel post di presentazione del suo nuovo singolo. In effetti è un brano melodico, decisamente più pop e meno rap e sarebbe stato perfetto per il Festival. Peccato sia stato scartato, perché En?gma è riuscito a metterci rabbia e dolcezza in un modo perfettamente bilanciato e in grado di arrivarti in modo immediato. È forse un po’ lontano dalle sue corde e probabilmente non è uno di quei brani che lo rappresentano maggiormente, ma sicuramente sarebbe stato bello sentirlo sul palco dell’Ariston.

7.5 a Plugged In di Guè x Fumez The Eingeneer

Il 2023 è appena iniziato e Guè ha deciso di partire con il botto.

Tra rime, barre, freddure, ironia pungente e spiattellata in faccia, Guè ci ricorda come si fa il rap in Italia e lo fa vedere anche ai colleghi britannici, in caso qualcuno se lo fosse dimenticato o pensasse che il rap italiano è Rondodasosa.

Guè ha tutto: metriche, flow, stile attitudine è più passa il tempo, più spacca.

4.5 a Pista 1 Freestyle di Boro Boro

Intanto per fare un freestyle devi comunque saper rappare e purtroppo non è il caso di Boro Boro.

Manca davvero tutto: flow, rime, incastri, rap. Sono solo parole buttate lì a caso, come fossero la lista della spesa su un beat. Si salva solo la rima su Nina Senicar, che appunto non è di Boro Boro, ma di Marracash in S.E.N.I.C.A.R.

Una citazione messa lì, tanto per avere almeno una cosa decente nel mare di mediocrità che ha tirato fuori.

Trovi tutte le altre uscite della settimana qui.

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