La pagella delle uscite settimanali
7.5 a Xenoverso di Rancore.
Rancore riporta tecnica, potenza e sincerità nel suo rap, realizzando ancora una volta un lavoro articolato, in cui molteplici suggestioni si risolvono in infinite possibilità di lettura, ascolto dopo ascolto.
Ancora una volta siamo davanti a un disco denso, forse anche troppo, sia a livello di produzioni che di scrittura. Con un concept talmente importante, solido e complesso, che da solo dà spessore a tutto il disco.
A livello di scrittura Rancore non ha eguali, c’è talmente tanto di tutto, tra incastri, virtuosismi, citazioni, rimandi letterali, che ogni volta è difficile cogliere tutto e che spesso disorienta. Tanto che persino i brani che sembrano più facili e immediati, come Equatore con Margherita Vicario, sono comunque pieni di chiavi di lettura diverse.
C’è letteratura, filosofia, persino fisica quantistica nelle citazioni di Rancore, che ci propone un disco con un concept filosofico. Sicuramente un lavoro eccellente, ma che per essere apprezzato richiede concentrazione, il che va letteralmente in controtendenza
rispetto alla musica di oggi. Del resto è impensabile ascoltare Rancore mentre ci si allena o si lavano i piatti, la sua è una musica che richiede attenzione, anche se le basi e i testi sono perfettamente bilanciati. Il disco è complesso, ma sicuramente non è il più ostico della sua discografia.
Lui dimostra ancora una volta un’abilità fuori dal comune e ci porta in un trip lucido, ma al tempo stesso allucinato.
6.5 a Next Big Thing di BigMama.
BigMama se lo dice da sola, next big thing. Una dichiarazione di intenti forte e prepotente, proprio come i brani che compongono il suo nuovo Ep. Le produzioni sono di Crookers e RIVA, che produce anche per M¥SS Keta.
Nei suoi brani c’è ritmo, divertimento, senso di libertà, ironia, follia, lotta aperta alle etichette facili e forte emancipazione femminile. Ma anche profondità e voglia di raccontarsi.
In effetti è forte, ha uno stile tutto suo, non cerca di imitare i colleghi uomini e ha uno stile che per certi versi ricorda un po’ M¥SS Keta, ma sicuramente più tecnico e meno da vocalist.
7 a Eclissi di Gemitaiz feat. Neffa.
Le “canzoni tristi”, come le definisce Gemitaiz stesso nel testo di Eclissi, sono quelle in cui riesce ad esprimersi meglio e a creare maggiore empatia con l’ascoltatore.
Ed Eclissi, il primo singolo nonché la title track del suo nuovo disco, rappresenta appieno una canzone triste alla Gemitaiz. È una sorta di ritorno al passato, sia a livello di racconto che di canzone. Eclissi, con il suo riff di chitarra ci ricorda il Gemitaiz del 2015.
Mentre nel testo racconta di quando fare rap non era una certezza e di come sia fiero di aver seguito questa strada nonostante i dubbi iniziali della sua famiglia, in un misto tra malinconia e orgoglio.
6.5 a Fortuna di Ghali.
È proprio Fortuna il singolo che apre ufficialmente le porte al nuovo disco di Ghali.
Su un sound anni ‘80 Ghali riflette sulla capacità che ha l’amore di proteggerci dai nostri lati più oscuri e al tempo stesso di spingerci nei luoghi più irrazionali di chi siamo, quelli che ci spingono a dire “meglio se te ne vai” anche alle persone che vorremmo tenere più vicine.
Fortuna è un brano leggero e coinvolgente nel suono, ma più intimo nel testo. Forse non è la mega hit alla Good Times, ma è un buon inizio per quello che sarà il nuovo disco di Ghali.
7 a Signore del Bosco di Massimo Pericolo & Dardust.
Il brano prende il titolo dal libro di Massimo Pericolo e rappresenta un nuovo capitolo del suo percorso artistico.
È intimo nel racconto, dove il passato di strada del rapper viene raccontato in modo diverso, più intimo, distaccato e su un beat trascinante, che fa di Signore del Bosco non il solito banger street, ma un qualcosa di più articolato e strutturato.
7 a L’Eccezione di Madame.
Il brano è incluso nella colonna sonora della serie tv italiana firmata Amazon “Bang Bang Baby“, in arrivo sulla piattaforma streaming a partire dal 28 aprile con i primi cinque episodi. Ambientato nel 1986, il teen drama racconta la storia di Alice, un’adolescente timida e introversa che viene risucchiata improvvisamente dal mondo del crimine.
Nella canzone Madame racconta le difficoltà della protagonista, in una canzone dal forte sapore anni ‘80, che sembra quasi uscita in quegli anni e cantata da una delle protagoniste dell’epoca.
Nonostante sia un brano nato come colonna sonora di una serie tv, Madame è per certi versi uscita dalla sua zona di comfort e ha abbandonato il virtuosismi a cui ci ha abituato per lanciarsi in un mondo fatto di luci e di mare e in un periodo storico davvero luminoso per la musica.
7 a Guess Who’s Back di Il Tre.
È un banger rap duro e puro, dove Il Tre mette in vetrina tutte le sue capacità tecniche e l’attitudine da rapper che non si preoccupa di essere politically correct.
Con Guess Who’s Back vuole infatti ricordare al pubblico che non è solo la penna ispirata dai pezzi più pop, ma anche il rapper che macina barre, punchline d’effetto e tecnicismi dai ritmi serrati. Un ritorno in cui Il Tre riparte dalle sue radici guardando al futuro, esaltato dalla produzione musicale firmata da Tom Beaver.
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