La pagella delle uscite settimanali

7 a X2 di Sick Luke. Ad essere onesta darei 8 e 1/2 alle produzioni e 6 e 1/2 ai testi. Nel complesso quello di Sick Luke è un ottimo esordio discografico. Del resto è uno dei producer più influenti del panorama trap italiano, che insieme a Charlie Charles, ha delineato questo suono.

Fare un disco per un producer, nonostante ora sia particolarmente in voga, non è semplice. Un conto è produrre le tracce del disco di un artista, un altro è mettere insieme ben 35 artisti diversi tra loro e metterci il proprio marchio di fabbrica. Sick Luke ha creato un immaginario dark fiabesco, e così senti Ernia e Geolier in una ninna nanna dark, poi ci sono Shiva, Pyrex, Tedua e Capo Plaza che ci portano in vortice velocissimo, tha Supreme e Sfera che firmano la hit del disco e Izi con Jake La Furia e Fabri Fibra che firmano il brano più rap e incisivo del disco. In X2 Sick Luke oscilla tra luce e oscurità, proprio come il simbolo che lo ha reso celebre: il farfastrello, metà farfalla, metà pipistrello e ci porta in un immaginario dark, misterioso e fumettistico. Avventura, curiosità e mistero sono gli ingredienti chiave del racconto, che catapulta l’ascoltatore nel magico e oscuro mondo di Luke. La cosa strana è la scelta dei featuring e le combinazioni scelte da Sick Luke. Che sembravano assurde sulle carta, ma che in effetti funzionano, e al primo ascolto, alla fine di ogni traccia pensi solo che non sai cosa aspettarti in quella successiva.

Dal punto di vista sonoro, Sick Luke mischia ItPop, elettronica, pop, cantautorato, urban, trap e rap, dando vita a una pozione magica che fotografa lo stato attuale di buona parte della musica italiana di oggi. Il risultato è “una nuova wave” come l’ha ribattezzata lui, frutto dell’abbattimento delle barriere fra i generi.

7 a Benedetto l’inferno di CanovA feat. Gianna Nannini e Rosa Chemical. Una coppia strana. Da una parte la regina del rock e uno degli artisti più poliedrici del panorama urban e il risultato è un brano cupo e potente, con un testo provocante ed esplicito, una traccia passionale che cattura al primo ascolto.

5 a Antipatico di Sacky. Tra gli artisti di Seven Zoo Sacky è sicuramente uno dei più talentuosi, o dei meno peggio, dipende dai punti di vista. Il brano si apre già con una “citazione” a Guè ovvero “senti bene” e prosegue con una sfilza di banalità. Lui che sta antipatico agli altri, non fotti con Seven Zoo, che poi se non ricordo male era con il Mobb che non si fotte, balla sui cadaveri degli altri, e poi ci sono le pills, le bitches, il zzoca, tutte cose già dette da altri. Antipatico non è neanche male, suona bene, potente e grezzo, dà la giusta carica, ma il testo è di una banalità abissale.

Forse più che giocare a fare i criminali, i ragazzi di Seven Zoo dovrebbero imparare a scrivere i testi delle loro canzoni, perché parole a caso non sono testi, soprattutto se non sai neanche mettere parole a caso in modo figo.

8 a Confessione – story di Nesli. Bentornato Nesli. È la prima cosa che ho pensato quando ho messo in play il nuovo singolo di Nesli. Lui l’ha descritto come una lettera che ha scritto a se stesso “quando ho capito che un periodo importante della mia vita stava arrivando al termine”. Io ti dico che è un pugno dritto allo stomaco. Un brano di un’intensità, rabbia, consapevolezza e amarezza indescrivibile. A farla da padrone sono solo le parole. Parole dure, sincere e profonde, ricche di emozioni contrastanti che ti entrano dentro e lasciano davvero poco spazio alla musica, alla base, che fa giusto da sottofondo, com’è giusto che sia in un brano di questo tipo.

Trovi tutte le altre uscite della settimana qui.

Lascia un commento