La pagella delle uscite settimanali
6 a RoofTop Mixtape dei 2nd Roof. L’impressione è che i dischi pubblicati quest’anno dai producer non siano così incisivi e significativi come lo sono state alcune delle loro produzioni nel corso delle loro carriere. Mi spiego. Un conto è essere degli ottimi producer in grado di segnare i tempi, dettare mode e tendenze e un altro è essere in grado di fare un disco. I 2nd Roof sono formidabili e sulla loro bravura e sul fatto che hanno prodotto alcuni dei brani più iconici della storia del rap italiano non ci sono dubbi, ma da qui al fare un disco ce ne passa. Il loro primo mixtape è un buon progetto, ma non è niente di che. Non è destinato a durare, nè a lasciare un segno. E non perché le produzioni non siano eccellenti o i rapper coinvolti non abbiano creato strofe fighe, ma perché alcune accoppiate non sono state scelte con cura, perché manca un filo conduttore che rappresenti il progetto, che sembra solo una playlist, e perché dal punto di vista sonoro e di tematiche è troppo vario e confuso.
Tre tracce da ascoltare subito: Infame, Mai Più e Ready Battle Fight.
7 a Cinzia di Rasty Kilo. Per il suo ritorno discografico Rasty Kilo ha scelto di restare fedele alle sue origini, al suo immaginario, alla sua vita. Troviamo il passato di Rasty Kilo nei racconti, ma anche il cambiamento. La sua vita infatti è cambiata e le sue esperienze si riflettono in un disco profondo, sicuramente aggressivo e street, ma al contempo molto personale.
Cinzia è un disco che non nasconde nulla. Rasty Kilo torna indietro negli anni, all’infanzia, alle difficoltà affrontate crescendo, fino ad arrivare ai momenti in cui alcune scelte sono sembrate obbligate. Il mondo in cui è cresciuto, le scelte che ha dovuto fare, le conseguenze, non sono però glorificate. Il racconto di Rasty è cronaca, è realtà vissuta, non romanzata, nè osannata.
Le atmosfere, il sound e l’immaginario della strada restano una presenza fortissima anche in questo nuovo disco, ne sono un esempio le tracce 44 SDMG, Nel Back e Nevica.
Dal punto di vista delle produzioni, hanno lavorato Night Skinny, Junior K, Ketama126, Stabber e Big Joe, che sono riusciti a costruire un tappeto sonoro coerente, ma in grado di spaziare da beat cupi e incalzanti a tracce più aperte, da momenti in cui il flow rallenta ad altri in cui è particolarmente aggressivo.
Anche i featuring si inseriscono perfettamente nel mood, nell’immaginario e nei racconti cupi e street di Rasty Kilo, che ha scelto di collaborare con Capo Plaza, Noyz Narcos, Guè, Tony Effe e Ketama126.
Tre tracce da ascoltare subito: Gangland, Nel Back e Droga.
7 a Fuoriprogramma di Franco 126. Franco torna a raccontarci una storia d’amore con la sua allegra malinconia. Le storia è questa: c’è una ragazza, che è andata via, e c’è una storia ormai finita, ma alla fine è meglio così. Il brano è un racconto che oscilla tra ricordo e accettazione con la speranza che in futuro vada meglio. Niente di eccezionale, ma a renderlo eccezionale è il modo in cui Franco 126 lo racconta, le parole e le immagini che usa, sempre semplici ma mai banali. Fuoriprogramma è una ballata, una canzone leggera, malinconica ma non pesante.
6 a Aston Martin di Shiva feat. Headie One. Shiva prova la drill e lo fa con Headie One, uno dei nomi più importanti della drill internazionale che ha già lavorato con Drake, Stormzy, Skepta, Fredo e molti altri. Il risultato è un brano che conferma l’unione sempre più solida tra la scena italiana e quella inglese. Non esplosivo, ma sicuramente molto interessante, sia dal punto di vista sonoro che del flow, che dell’incisività del brano stesso.
6 e 1/2 a Scuola di L’Elfo. Con Scuola arriviamo al terzo capitolo della serie iniziata con Insonnia e proseguita con Fragili, che andrà a comporre il concept Ep Milord de L’Elfo. Un progetto sonoro e visivo nel quale l’artista mostra le sue sfaccettature e i racconti della sua vita. In Scuola, un brano decisamente introspettivo, ripercorre gli anni della scuola, ma non solo. L’Elfo ci racconta le sue ambizioni e le sue delusioni e il rapporto a volte burrascoso con la musica. Un brano carino, intimo, poco incisivo e a tratti persino noioso.
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