La pagella delle uscite settimanali (13-17 marzo)
6.5 a Teoria del Contrario 2 di Dani Faiv
Sono passati 7 anni da Teoria del Contrario, il mixtape di Dani Faiv che è stato molto apprezzato dal pubblico e di cui oggi ci propone il secondo capitolo. Peccato che in 7 anni sia cambiato tutto, che Dani Faiv da next big thing sia diventato uno di quelli che “ah c’è anche lui”, perché di potenziale ne ha sempre avuto.
Il progetto è lungo, 19 tracce in questi periodo sono una mazzata e una mossa super azzardata, gli ospiti sono tanti e ce n’è davvero per tutti i gusti. L’impressione è che abbia voluto mettere un po’ di tutto, così almeno qualcosa andrà bene.
Ci sono nomi che spaccano, come Ensi, Nerone e Jack The Smoker, Gianni Bismark, Mostro, Vegas Jones, Disme e Vaz Tè, ma anche artisti più nuovi come Olly, Diss Gacha, Daytona KK, e i super emergenti.
Il disco è ricco di rime, punchlines, argomenti, spazia molto anche a livello sonoro e passa dal parlare dell’essere padre, alla morte, all’inquinamento ambientale, a vari richiami alla scena italiana e alla società in cui viviamo. Ce n’è davvero per tutti i gusti.
TDC 2 è un progetto piacevole, ben curato, ma che non lascerà alcun segno.
7 a Tre di Salmo e Le Carie
Salmo e la sua band Le Carie ci portano in viaggio sonoro Punk-Hardcore, che va dai Rage Againest The Machine ai Linea 77, accompagnati dai testi e dal flow inconfondibile di Salmo, scomodo, ruvidi, ironico e senza filtri.
Sappiamo bene che Salmo ama questo tipo di sonorità, che lo accompagnano fin dagli inizi della sua carriera e sono anche le sonorità che meglio lo caratterizzano. Tu x me, Bugiardo e Un attimo sono sicuramente lontani dalle hit di Salmo, ma sono tre brani che spaccano, che dimostrano quanto lui sia versatile e che live saranno una bomba.
7 a Dimmi che c’è di thasup ft. Tedua
Sono passati pochi mesi dall’uscita di c@ra++ere s?ec!@le e thasup ci sforna un’altra hit. E questa volta lo fa con Tedua, di cui tutti stiamo ancora aspettando il disco.
thasup ha fatto un altro passo in avanti, sia a livello sonoro e artistico, sia a livello di immagine. Per la prima volta, infatti, ha abbandonato il suo avatar e da cartoon lo troviamo in carne e ossa nel video del brano. Quasi come se avesse voluto abbandonare la luna per arrivare sulla terra.
Una cosa è certa: continua a sorprenderci mantenendo il suo stile, ma al tempo stesso mutando sempre.
6 a Milano Dannata di Chiello
Questa nuova versione di Chiello è a metà tra Mirko dei Beehive (sì quello di Kiss me Licia) e Achille Lauro.
È un brano molto melodico, un po’ sullo stile cantautorale di fine anni ‘60, struggente e pesante. Più che Milano Dannata, è Milano pesantona.
5.5 a Pelè di Rhove
Come dice il titolo del brano, Pelè è un chiaro omaggio a Pelè. È sicuramente un banger, non c’è dubbio che sia una hit, ma sono passati mesi dall’ultimo singolo di Rhove e lo ritroviamo esattamente come lo abbiamo lasciato. Non cambia nulla. La narrazione e la musica sono sempre le stesse, così come il flow, l’uso delle parole e i riferimenti.
Come per Cancelo, anche in Pelè il riferimento è calcistico, come alla fine della prima strofa: “Da piccoli avevamo i tagli sulle ciglia alla Miccoli, il numero 10 sulla maglia alla Victor e da bebè tifavo la Juve avevo a casa la maglia di Dybala”.
Insomma è sempre la stessa solfa di Rhove.
6 a CDMN di Maruego
A Maruego piace sperimentare suoni nuovi e questa volta ci porta direttamente in Marocco con un singolo che oggettivamente è ben scritto e ha un sound che non abbraccia le tendenze odierne, ma che non si cagherà nessuno.
Casa Di Mia Nonna è ricco di ricordi nostalgici, affetti, odori e sensazioni legati all’infanzia, è quel posto sicuro, quello che sa di casa e che resta indelebile nella mente e nel cuore.
6.5 a Roma di Il Tre
Roma non è solo un tributo alla capitale italiana, ma rappresenta anche il luogo in cui prende vita il racconto di una storia d’amore fatta di alti e bassi. Sullo sfondo, i celebri cieli viola della Capitale al tramonto. È un brano intenso, struggente ed estremamente pop. Ma in grado di catturare e che mostra un’evoluzione stilistica di Il Tre.
7.5 a Rap di Egreen
Che bomba ha tirato fuori Egreen. Un brano davvero super hip hop, non a caso si chiama Rap ed è un vero e proprio omaggio al rap. Con quel ritornello composto da una serie di estratti dal brano di Nas, Nas Is Like, e la citazione a Planet Rock di Africa Bambaataa nella seconda strofa, ricco di rime, riferimenti, punchlines.
Come nella prima strofa, dove dice “Sono infottibile da quando dover back uppare ogni cazzo di rima era una legge imprescindibile.
Mo ne sparate cinque al giorno e fate mezza al mese”.
Rap è davvero una mina, peccato che sia merce rara e di Egreen. Mi spiego: avesse tirato fuori un pezzo del genere uno come Marracash, Lazza o Ernia sarebbe una mega hit e saremmo tutti lì a battergli le mani e a gridare al capolavoro. Lo fa Egreen e se lo ascolteranno in 4 gatti.
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