La pagella delle uscite settimanali
8 a Plug di Vegas Jones. Vegas è uno di quegli artisti che, dopo un periodo di letargo, torna e lo fa con il botto. Sono passate solo poche settimane dall’uscita di 12-0 PM, con il quale ci ha fatto fare un bel salto indietro nel tempo fino a Gratta & Vinci (Skillstape), e ci ha ricordato che a rappare è decisamente una Ferrari. Ora, con Plug, insieme ad Andry The Hitmaker, Veggie si mostra decisamente energico e in forma smagliante e ci propone un pezzo distante per mood e sonorità da quelli che siamo soliti ascoltare nel suo repertorio, ma che come si suol dire spacca. Se leggi il titolo, Plug, non puoi non pensare con quasi timore, “oddio Vegas si è dato alla trap low coast” e invece si può usare un termine ormai tipico della trap e rapparci come se non ci fosse un domani, certo, basta saperlo fare….
7 a Benedetta di Vaz Tè e Izi. Due produttori, Don Joe e David Ice e due rapper, Vaz Tè e Izi, danno vita a questo singolo che anticipa VT2M, l’album d’esordio di Vaz Tè.
In Benedetta, l’artista genovese ci parla di verità, un concetto fondamentale per il mondo del rap, che spesso e volentieri si è perso. La la verità delle parole, quella del talento, quella dei pregi e dei difetti, quella che chi canta non deve censurare ma deve sempre portare avanti. Vaz Tè sembra avere le idee molto chiare su quello che deve fare, su come farlo e su quale sia il suo ruolo: “SONO UNO DEI CAPI DELLA BANDANA E LA FAMA PER M? NON È UN FATTO RIFLESSO”. La prova del nove sarà sicuramente il suo primo album ufficiale.
Intanto Benedetta non delude, tra cambi di mood e di atmosfera, con il tappeto sonoro che passa agilmente da parti più ritmate, ad altre acustiche e minimaliste, per arrivare alla cassa dritta del ritornello e a farla da padrone, nonostante un’ottima strofa di Izi, è sempre Vaz Tè che catalizza completamente l’attenzione.
7 a Infamia di Chicoria di Chicoria feat. Massimo Pericolo. Siamo davanti sicuramente a un pezzo street, ma con una sonorità che vira verso l’elettronica. Infamia è un brano crudo, violento, reale come le storie che racconta e come quelle di chi le racconta.
7 a Zanzare di Samuel Heron feat. Jacopo Et. Samuel Heron è il tipico caso di chi si assenta dalla scena per mesi e poi ritorna e a distanza regolare pubblica singoli. Così, dopo Nella pancia della balena con i The Kolors e i tre brani estivi, Me ne batto r Belìn, Ragazzi popolari, e Ubriaco (per davvero) Samuel pubblica Zanzare. Della serie: pubblico tanto, qualcosa funzionerà. La nuova veste artistica di Samuel Heron si fa ormai sempre più riconoscibile, un cantautorato indie pop molto lontano dai brani con i quali aveva iniziato il suo percorso solista. Zanzare è il pezzo più lo – fi di fine estate, un brano intriso di autentico realismo, che racconta un senso di inadeguatezza e di insofferenza nei confronti dell’estate e
in grado di trasportarci immediatamente nel nuovo mondo musicale di Samuel Heron, un mondo a tratti nostalgico e malinconico ma molto istintivo in grado di cogliere la vera essenza delle piccole cose, senza pensarci troppo.
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