La pagella delle uscite della settimana

6.5 a Radio Sakura di Rose Villain

Interamente prodotto da Sixpm, il nuovo disco di Rose Villain segue come filo conduttore e immaginario il lavoro precedente, Radio Gotham. A differenza del primo disco, però, questo è più personale e intimo, traspare la fragilità di Rose Villain, ma soprattutto la speranza di poter superare diverse difficoltà.

Rose si mostra più sicura e riesce a spaziare tra generi diversi, dall’hip hop, al punk, all’elettronica, alla bachata. Importantissimi e fondamentali sono i featuring, Madame, Ernia, Bresh, thasup e Guè danno una vera e propria ventata d’aria fresca al progetto.

Rose Villain spacca maggiormente e sembra essere sempre più a suo agio nei featuring che nelle canzoni dove è da sola, anche se in questo progetto il gap tra le due parti è decisamente inferiore rispetto al primo disco.

6 a Balordo di Sacky

Quando vedo un disco di 15 tracce e 10 featuring penso che sia una sorta di compilation e che da solo il suo autore non ce l’avrebbe mai fatta. E Sacky mi ha confermato entrambe le cose. Tanto di cappello per la partecipazione di Lacrim, che lo eclissa senza se e senza ma. Gli ospiti sono numerosi (Emis Killa, Luchè, Artie 5ive e 167 Gang, Rame, Slings, Niky Savage, Baby Gang) e fondamentali, perché senza il loro supporto sarebbero state 15 tracce pesantissime da ascoltare una dopo l’altra.

BALORDO è un termine che indica chi conduce una vita strampalata e priva di senso, ma Sacky parla di una sorta di redenzione. Il racconto è noto: dai reati alla comunità, fino appunto alla redenzione attraverso la musica. Niente di nuovo o trascendentale, e sul quale costruirci un disco intero è davvero troppo, sarebbero bastate tre tracce, ma va detto che per farlo ha scelto i compagni di viaggio perfetti.

Gli ospiti sono quasi il punto focale del disco e gli danno un bel valore aggiunto.

7 a Butterfly di Emis Killa feat. Simba La Rue

Il brano, attraverso un sound che si apre con sonorità urban a cui poi si aggiungono suoni più elettronici e scanditi, permette alle voci dei due artisti di mescolarsi in un racconto orgoglioso e autobiografico, senza la paura di essere diretti e sinceri, in grado di dare spazio all’esperienza della strada. Butterfly rispecchia l’identità di Emis Killa e Simba La Rue, mettendo insieme l’immaginario di due elementi opposti e conviventi nell’animo umano: la forza e la fragilità, che caratterizzano la vita dei protagonisti, così come sono raffigurati metaforicamente anche nell’artwork del singolo. La grafica, infatti, rappresenta i due contrasti giocando sull’omonimia tra uno degli animali più caduchi in natura e una delle armi bianche più pericolose al mondo.

È un brano decisamente incisivo, nel quale Emis eclissa completamente Simba La Rue, che non ha minimamente il flow e la fotta di Emis e risulta sempre mono flow, come se ogni volta che rappa stesse leggendo la lista della spesa.

Capisco la necessità di fare un feat con Simba La Rue, che in questo momento pare stia andando forte, ma Butterfly sarebbe stata una mega hit e avrebbe avuto un peso maggiore se Emis Killa avesse scelto un altro compagno.

6.5 a Acqua Passata di Capo Plaza

Il brano è cupo e malinconico e affronta il tema della paura, del rapporto di amore/odio che si ha con essa e che può essere costante, sulla quale pensiamo di avere il controllo,ma che a volte fa sprofondare.

Capo Plaza ci mostra così un lato più introspettivo e intimo in un brano che alla fine ripercorre un po’ quello che va di moda in questo periodo e il filone aperto con successo da Lazza con Cenere.

Acqua Passata rappresenta un nuovo capitolo del nuovo album di Plaza in uscita prossimamente e che arriverà a più di  3 anni di distanza dal suo ultimo lavoro di inediti “Plaza”, uscito nel 2021. Non è la classica hit alla quale ci ha abituati Plaza, ma è comunque un brano con il quale può raggiungere un pubblico più ampio.

7.5 a Ruggine di Mace feat. Chiello e Coez

Mace non ne sbaglia una. Ha delle produzioni pazzesche e sceglie sempre in modo perfetto gli artisti a cui affidare le sue basi. Come in questo caso, dove il tappeto sonoro esalta appieno le caratteristiche di Chiello e Coez.

La produzione di Ruggine si ispira alle atmosfere della New Wave britannica degli anni ‘80. Nella traccia sono i contrasti a definirne l’essenza: tra l’impatto aggressivo della sezione ritmica e la sospensione di synth e chitarre sognanti, tra la spensieratezza della melodia e il testo lacerante degli ospiti.

Insieme a “Non mi riconosco≠”, con Salmo e centomilacarie, “Ruggine∞” anticipa l’uscita del nuovo producer album di Mace, MĀYĀ.

5.5 a Popolari di Rhove

È il singolo che anticipa il primo disco di Rhove, Popolari.

Consiglio di guardare il video perché è fatto davvero bene. È stato girato a Rho e vede protagonisti i volti delle tante persone che popolano il quartiere in cui vive Rhove. Bambini, adulti, anziani, ma anche madri, padri e figli si intercambiano nelle scene, con l’intento di dar voce ad ognuno di loro. Rhove, infatti, vuole dare risalto alla sua realtà e alla sua gente, rimasta finora inascoltata. 

Il singolo invece è carino, intenso, ma al tempo stesso noioso e diciamo che non fa sperare in un discone di Rhove, però è da apprezzare il fatto che abbia cambiato mood e registro e non ci abbia propinato il solito brano uguale ai precedenti.

5 a Kiss Kiss di Digital Astro feat. Ghali e Tony Boy

SADTURS, KIID e WAIRAKI hanno confezionato il tappeto musicale di questo singolo con sonorità chill e catchy.

Digital Astro dimostra di essere versatile, dopo banger come “Paninaro” con Artie 5ive e lo stesso Tony Boy, e i suoi brani più introspettivi come “In qualche modo” fino a singoli come “Lamborghini” in collaborazione con Niky Savage.

Kiss Kiss è un brano carino, un po’ alla Ghali 2016, nel quale però le voci e lo stile dei tre protagonisti si confondono un po’ troppo, facendo risultare il singolo una sorta di cantilena.

6 a Tarantola di Rayan & Intifaya

È un esercizio di stile un po’ come lo è stato Namecc.

Tarantola è la conferma che ai due le barre non sono mai mancate, portando in questo singolo tutta l’energia di un banger dalle tinte scure. È un brano corto, cupo e privo di ritornello, dove a farla da padrone sono le parole.

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