La pagella delle uscite della settimana

7 a Trap fatta bene di Papa V

Papa V sta facendo davvero un ottimo lavoro e un gran percorso. Il disco, già dal titolo, è un chiaro manifesto delle sue intenzioni: fare musica fatta bene e ci è riuscito. Fin dai suoi primi singoli, Papa V si è distinto per la capacità di trovare un nuovo lessico, una nuova attitudine e immaginario che non scende a compromessi, un ritorno ai valori originali dell’hip hop.

Nel disco Papa V conferma di essere un talento. La sua penna cruda, ironica, tagliente, dissacratoria attinge al rap di artisti come Fabri Fibra e Club Dogo. Ha un flow unico e dirompente, con il quale riesce a raccontare situazioni reali e difficili, con un filo di ironia e uno slang originale che non può non rimanerti in testa. Papa V ha la capacità di trasformare in immagini le sue parole. Il disco merita sicuramente e anche la scelta dei featuring è stata più che azzeccata. Non troppi (Rasty Kilo, Nerissima Serpe, Tony Boy e Artie 5ive) ma buoni.

6 a È (Banger) di Nicky Savage

È arrivato a sorpresa questo nuovo progetto di Nicky Savage. Tre tracce e la partecipazione di Paky in No Ex. Dal titolo sembrava che si saremmo imbattuti in mega banger, invece sono bangerini anche un po’ debolucci se vogliamo. Le basi sono troppo molli e il flow e le strofe di Nicky Savage troppo debolì e poco incisive per poter essere definiti 3 banger. Diciamo che può fare di meglio.

8.5 a Sedicinoni di Jack The Smoker

Jack The Smoker è uno dei rapper più sottovalutati di sempre. Nel corso degli anni ha deciso di dedicarsi ad altro, di stare dietro le quinte, ma ogni volta che torna a rappare spacca sempre. E lo fa anche in questo disco.

Ha una penna pazzesca, una tecnica invidiabile e un modo di raccontare unico.

Storie di dipendenza, di precariato, di relazioni complicate, di crisi economiche, di mancanze è quello di cui ci parla nel disco. Ma, non solo, non è tutto nero e deprimente, c’è anche il bianco e, come spesso accade, un plot twist arriva con l’avanzare del tempo, con la maturità e soprattutto con la consapevolezza che è possibile riscattarsi partendo dalle piccole cose.

Il viaggio che ci fa fare Jack The Smoker in queste 12 tracce è intenso e particolare e il disco può essere visto anche come una sorta di manifesto rap di Jack The Smoker, che ha da sempre questa capacità di di raccontare la realtà in stile cinematografico, senza stereotipi e con emozioni autentiche. Per farlo ha scelto di affidare le produzioni a Big Joe e devo dire che il lavoro fatto è di ottimo livello. Così come azzeccata è la scelta dei featuring Salmo, Gemitaiz, Massimo Pericolo, Nerone, Ensi, Shari e Conway The Machine.

7 a Empiria di 3D

Sicuramente non sarà tra quei pochi producer album che lasceranno il segno in temimi di numeri e classifiche o certificazioni, ma altrettanto sicuramente è un ottimo progetto che merita e non poco.

3D è stato abile non solo nelle produzioni, che spaccano, ma anche nella scelta degli ospiti, che fortunatamente non sono i soliti nomi che vediamo praticamente ovunque. Chiama Achille Lauro, Nayt, Gemitaiz, Clementino, MadMan, Mezzosangue, Danno, Brusco e ci mette dentro uno straordinario inedito postumo con Primo Brown. Ma non soltanto vecchia scuola, in Empiria 3D coinvolge anche i nomi più promettenti della nuova generazione, confermando la sua ecletticità e il voler creare un prodotto che attraversi generi ed epoche, lasciando al pubblico un masterpiece che segni un momento significativo per gli amanti della cultura hip hop. Che dire, il risultato è un progetto fatto davvero bene.

6 a Leanin di Tony Boy

Lo stile è sempre quello di Tony Boy, deep e cupo, ma il beat di Sadturs e Kiid, fresco ed estremamente contemporaneo, rende il brano interessante con questo mix se vogliamo inedito per Tony Boy, ma non entusiasmante.

6 a Vieni dalla baddie di Anna

Va detto che già prima dell’uscita, gli spoiler del brano sono diventati virali su TikTok, tanto da aver totalizzato un poco tempo 3 milioni di visualizzazioni e più 10mila creazioni. La canzone, prodotta da Andry the Hitmaker, è una hit. Può essere vista come un club banger dalle sonorità R&B e Hip-Hop di inizio anni 2000 con un beat sexy e incalzante. Non siamo di fronte a un capolavoro ovviamente, ma anche per fare queste hit, questi brani che non dicono nulla e che diventano virali in un istante ci vuole del talento. E va detto che Anna ultimamente non ne sta sbagliando una.

5.5 a X-ADV di Vale Lambo feat. Simba La Rue

Sembra che ultimamente fare il feat. con Simba La Rue sia una sorta di tassa da pagare. Il brano è una sorta di banger cupo e crudo, dove però a spaccare è solo Simba La Rue, perché lo stile e il beat sono in perfetta sintonia con lui. Vale Lambo, che per carità qualche banger lo ha pure fatto in carriera, risulta completamente fuori luogo con una strofa poco incisiva e un ritornello poco catchy.

7 a A storia mi di Enzo Dong

Anche se non hai dimestichezza con il napoletano, soprattutto nelle parti più serrate, dove Enzo Dong rappa, ti arriva in faccia tutta la sua rabbia, la sua frustrazione e quella consapevolezza quasi gridata di arrivare dalla merda e di essere nella merda. Enzo Dong ha sempre avuto questa capacità unica nel raccontare il suo vissuto e la sua storia, non solo attraverso la scrittura e le parole, ma anche con il flow che riesce ad arrivarti ogni volta in modo esattamente diretto. E A storia mi non fa eccezioni. È un brano che trasuda verità con le tante sfaccettature crude.

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