La comics art di Andrea Mangiri
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Ciao ribelli, sono Andrea Mangiri, grafico/illustratore, classe ’80 e fiero terrone campano.
Ho studiato Conservazione dei Beni Culturali ed in contemporanea ho frequentato la Scuola Italiana di COMIX di Napoli e lavoro da circa dieci anni nel campo dell’ illustrazione.
Ho collaborato con artisti del calibro di Noyz Narcos, Dope DOD, Marracash, Fritz Da Cat, Mr. Phil…(il mio primo lavoro “ufficiale” è stato l’artwork per il “BestOut vol1” di Noyz Narcos e DJ Gengis, dei veri signori che ringrazierò sempre per aver creduto subito in me).
Come nascono le tue opere? Da cosa trai ispirazione?
“Dipende da che tipo di lavoro è… se è un lavoro su commissione ascolto prima le idee del cliente e poi comincio a metabolizzare ed elaborare nella mia testa buttando giù qualche bozza veloce per poi discuterne insieme.
Diverso invece se parliamo di lavori personali…in quel caso non c’è una regola precisa… mi faccio influenzare da qualunque cosa (film, musica, cartoon, fumetti e baretti) o addirittura mi si palesa in mente l’idea all’ improvviso come una sorta di visione (e senza additivi, giuro!)”
Quale tecnica usi?
“Lavoro sia in modo tradizionale (matite, inchiostro, acrilici) sia in digitale, a volte combino le due cose”.
Ho visto che non ritrai solo rapper, ma anche altri soggetti, qual è la tua vera passione? Il rap o un altro mondo?
“Al Rap ci sono arrivato in un secondo momento, ma ora come ora è il mio mondo, è il campo nel quale lavoro principalmente e dove vengo apprezzato di più”.
Ho visto le illustrazioni di Dj Pitch8, Boss Doms e Salmo, come sono nate? E perchè hai scelto proprio loro?
“La collaborazione con i ragazzi di NO FACE è una cosa recentissima. Spero vada avanti e si sviluppi perchè li stimo per quello che stanno creando. Mi ci trovo bene, siamo in sintonia.
L’ illustrazione di Salmo invece non è nient’ altro che un omaggio, una fan art, perchè è uno degli artisti italiani che apprezzo di più e con cui vorrei tanto collaborare, spero accada presto. (Salmo chiama, muoviti…!)”
Molti artisti hanno un passato da writer, anche tu?
“No, non sono stato un writer, in passato ho fatto qualche lavoro su muri e pareti, ma non posso considerarmi tale”.
Hai in programma una mostra?
“Mi piacerebbe molto fare una mostra, cerco la giusta occasione e location, magari in città come Napoli, Roma o Milano”.
Cosa significa per te essere ribelle?
“Ribelle prima nella testa e poi nelle azioni, seguendo i propri sogni e fregandosene di quello che pensa la gggente, sempre”.