Junior Cally e Nitro contro gli hater

Basta aprire un qualsiasi social network per accorgersi della quantità di hating che esiste sul web. È facile, prendi il telefono, vai su Facebook, su YouTube, su Instagram e insulti qualcuno. Anzi, più insulti meglio è. Non è facile stare dall’altra parte però. Spesso ci dimentichiamo che dietro un profilo c’è una persona, che famosa, o meno è pur sempre una persona, con le sue debolezze e insicurezze, proprio come noi.

Da una parte abbiamo gli hater, che secondo me meritano poca considerazione, dall’altra artisti che non gradiscono essere criticati. Certo, la critica è una cosa, l’insulto libero un’altra.

Se fai musica però e ti esponi devi anche saper incassare le critiche. Prendertele perché non puoi piacere sempre a tutti. Non è detto che ogni singolo, video o disco sia un capolavoro, si può sbagliare o non piacere. È naturale e umano. E chi ti critica guarda il risultato finale, non quello che c’è dietro.

Stamattina Junior Cally si è svegliato parecchio incazzato contro gli hater, ai quali ha dedicato parecchie storie su Instagram.Siete delle capre, io ho fatturato 500mila euro in un anno, sono nel rap game da tre anni. Siete dei falliti, senza una donna e neanche un amico che voglia stare con voi. Io ho preso merda per due settimane per portare il rap al Festival di Sanremo” […]

Capisco il nervoso e lo sfogo, ma è un po’ esagerato. Fatturare 500mila euro non fa di te l’artista migliore del mondo o del tuo ultimo singolo un capolavoro assoluto. Non mi riferisco nello specifico alla musica di Junior Cally, ma in generale, gli è partita la brocca. Come a Nitro. Un altro che in più occasioni ha dimostrato quanto non gli piaccia essere criticato.

 

 

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Beh, non è che se non sei Guè Pequeno non puoi esprimere un parere. Le orecchie le hanno anche gli emergenti e il ragazzino che vive in un paesino sperduto in Italia che comunque ha le orecchie per ascoltare e la testa per capire se un brano gli piace oppure no. Mi sembra esagerato prendersela per ogni critica o non consenso. Poi, ripeto, sto parlando di critiche, o di un non mi piace, e non di insulti a caso, quelli non meriterebbero considerazione alcuna.

Se non vuoi essere criticato o correre il rischio di non piacere, fai musica per te stesso nella tua cameretta.

 

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