Jordan Jeffrey Baby ha tentato il suicidio in carcere
Ad agosto 2022 Traffik e Jordan Jeffrey Baby sono stati arrestati con l’accusa di aver rapinato un operaio di origini nigeriane di 41 anni della sua bicicletta e dello zaino, armati di coltello e al grido di “vogliamo ammazzarti perché sei nero” alla stazione di Carnate (MB).
I due sono stati portati nel carcere di Monza e poi trasferiti in quello di Pavia.
Il trasferimento è avvenuto a causa di continue minacce che hanno ricevuto dagli altri detenuti, perché ad entrambi è stata contestata l’aggravante di aver agito per odio razziale.
Una volta arrivati nel carcere di Pavia, però, le cose non sono cambiate e le minacce sono continuate.
Jordan Jeffrey Baby il 25 gennaio ha tentato il suicidio in carcere con un cappio intorno al collo.
A raccontarlo è stato il suo avvocato, Federico Edoardo Pisani, a Fanpage.
“Questo ragazzo ogni giorno in più che passa in carcere è sempre più a rischio suicidio.
È stato trovato appeso con un cappio al collo. Da diversi giorni sta compiendo atti di autolesionismo.
La situazione in carcere non è delle migliori.
C’è uno psichiatra per 600 detenuti e tre referenti del Sert. Tinti ha avuto difficoltà anche per avere copia della sua documentazione sanitaria. Dopo essere stato rinviato da un ufficio all’altro, si è causato alcuni tagli sul corpo solo per averla. Gli dicevano infatti che sarebbe dovuto essere il suo avvocato a chiedere la documentazione. Al legale precedente, però, è stato detto di far fare la richiesta al detenuto. Insomma la situazione in cui vive questo ragazzo è al limite di sopportazione massima“.
L’avvocato a provato a chiedere gli arresti domiciliari per Jordan Jeffrey Baby, ma la richiesta è stata respinta e ora teme che il ragazzo compia un gesto estremo.