Jack Out ci presenta il suo ultimo singolo, Emo
Mercoledì è uscito Emo, l’ultimo singolo di Jack Out che vede la collaborazione di $adboytheø e la produzione di Blue Jeans, producer di fiducia della Bilogang. Emo è un pezzo molto particolare, con un immaginario fuori dagli schemi, in questo senso rappresenta appieno lo spirito di Jack Out e anche la sua voglia di sperimentare e spingersi oltre e nel contesto si notano diverse affinità tra lui e $adboytheø. Inoltre Emo apre le porte al nuovo progetto di Jack Out ed è la prima traccia con la quale Theø inaugura il suo nuovo pseudonimo da solista.
Com’è nata la collaborazione con $adboytheø?
“Ci siamo avvicinati tramite Urbana, gli avevo fatto sentire un po’ di pezzi nuovi e questo in particolare a lui è piaciuto talmente tanto che ha voluto partecipare con una strofa. Devo dire che entrambi crediamo molto in questo pezzo e siamo molto soddisfatti del risultato finale. Musicalmente siamo molto simili, anche se ovviamente il timbro vocale è diverso e ognuno ha le proprie caratteristiche e sfaccettature, anche se indubbiamente a livello sia di gusto che di impronta siamo affini”.
Emo perché vuole avvicinarsi al filone emo rap? Quale pensi sia il punto di forza del pezzo?
“Sì, ma vuole essere un punto di forza del filone emo, il titolo è un po’ un azzardo anche per creare un po’ di critica se vogliamo. Per quanto riguarda il punto di forza di Emo, credo che sia il fatto che musicalmente non è criticabile, è una hit, anche se ovviamente in Italia servono vari inghippi per farla diventare una hit”.
Il video è piuttosto strano, si può dire che uno degli obiettivi sia quello di fare di ogni sorta di diversità un punto di forza?
“Il video è abbastanza strano e anche nei post su Instagram sto cercando di introdurre un determinato tipo di immaginario, ma studiato, voglio accompagnare quella che è la mia arte musicale a quella che per me è la mia arte visiva e ho cercato di trasmettere tutto questo anche nel video”.
Questo immaginario non l’aveva già portato Achille Lauro?
“Non credo che il mio immaginario sia simile o accostabile al suo, neanche a livello visivo, io ho il mio personaggio, a me piace un po’ il trash come forma d’arte che secondo me è un po’ la pop art dei nostri anni. Mentre per quanto riguarda la musica, invece, penso di avere tematiche diverse da quelle di Achille Lauro e lui non credo abbia mai fatto tracce emo nella sua carriera”.