Io non so rappare

Oggi Matteo Fini, autore del libro appena uscito “Mio Fratello Gue’: Storie di rap, di rapper, d’Italia”, ci porta un nuovo racconto inedito ispirato ad alcune foto recuperate dal suo archivio personale. Il protagonista di questo racconto è Tormento.

IO NON SO RAPPARE

lo non so rappare, non so breakare, non so dipingere e non so scratchare. E allora cazzo ci faccio in questa cosa? Chiaramente ho provato a fare tutte le quattro discipline racchiuse nelle sacre scritture della Cultura Hip Hop. Ma niente. Ero scarso in tutte e quattro. E allora cazzo ci faccio in questa cosa? Pensa che a un certo punto, erano gli anni della Introw, della Tommy Hilfiger, della Karl Kani, si vociferava che anche il vestire era quasi da considerarsi una disciplina dell’Hip Hop.

Ma niente, mi vestivo di merda anche. E allora cazzo ci faccio in questa cosa? Da piccolo ci soffrivo. Poi ho sentito KRS ONE: Rap is something you do, Hip-Hop is something you live.

E ho capito che per essere Hip Hop non serve saper fare l’Hip Hop. Per essere Hip Hop basta essere Hip Hop. Bastava rappresentare l’Hip Hop nelle mie cose. In questa foto sono con Tormento. Anno 2008, 2009, non ricordo.

Tormento e Matteo Fini

Cazzo ci facciamo in cattedra? lo non sono un rapper, non sono un breaker, non sono un writer, non sono un DJ. Sono un Prof. E allora porto l’Hip Hop in classe. Raccontare l’Hip Hop. O la Statistica, che poi sarebbe la mia materia, in completo ma con le Jordan ai piedi.

Chiedi in giro. Il mio ruolo in questa cosa dell’Hip Hop probabilmente è questo. E va bene cosi.

E tu? Come rappresenti?

Matteo “Prof” Fini

Autore di “Mio Fratello Gue’: Storie di rap, di rapper, d’italia” che puoi trovare su Amazon a questo link.

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