Intervista a Don Joe

È uscito il 13 aprile Don Dada, il nuovo disco di Don Joe.

Si tratta di un album che non ha un concept ben definito, è più una raccolta di tracce, una sorta di playlist della musica che a Don Joe piace e che gli piace creare. E non c’è niente da dire: le basi sono spaziali. Tutte. Potenti e incredibili e non potrebbe essere altrimenti con un pezzo da 90 come Don Joe. La cosa che colpisce a primo acchito del disco è la tracklist. Voglio dire, Don Joe avrebbe potuto mettere al suo interno solo big della scena, ma ha scelto di dare spazio per lo più ad artisti emergenti, di confrontarsi con loro, generazioni, suoni, mood e stili diversi a confronto e magari alcuni nomi ti fanno pensare e questo chi è?, ma alla fine tutti, chi più e chi meno, hanno reso degnamente omaggio ai suoni di Don Joe e a quello che ha dato alla storia del rap italiano.

https://open.spotify.com/album/1aElHPJaZyQZkJ2OIwXWAu?si=dxh23IaNQbCejTLR9A3R9g

Deve essere figo essere Don Joe, fare un disco per il gusto di farlo, mettere i suoni che ti piace creare, giocare con la musica, senza pensare a numeri e classifiche, perché alla fine hai già dimostrato tutto, hai già fatto la storia, e ora puoi permetterti di giocare con la musica.

Con Don Joe abbiamo parlato del disco, ma anche dei Club Dogo, della scena, della figura del producer e di molto altro…

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