Il mondo del clubbing non sarà più lo stesso. Addio Claudio Coccoluto

Da oggi il mondo del clubbing non sarà più lo stesso. La notizia della scomparsa di Claudio Coccoluto ha lasciato tutti attoniti, tristi, come se, oltre a venire a mancare un grande, se ne fosse andato uno di noi. Un mito, una leggenda, perché in ogni mestiere c’è quello bravo, quello molto bravo e il fuoriclasse. E Cocco era un fuoriclasse. Un maestro per tanti dj italiani e non solo. Una di quelle figure che hanno reso grande il mondo della notte. E sapere che non lo sentiremo mai più suonare ci lascia un vuoto, un po’ ci sentiamo soli.
E non solo perché era uno dei dj più famosi al mondo, il dj per antonomasia, ma essere riuscito a sdoganare l’immagine della discoteca, che non è solo sballo e fiumi di alcol e droga, ma molto di più.
Lui si definiva un artigiano della musica e lo era, perché mettere su due dischi è una cosa, riuscire a creare un suono e una corrente, un’altra.
Ha lottato Cocco, per la sua passione, ci ha tenuto compagnia fino all’ultimo, anche durante lo scorso lockdown, dove, oltre a condividere con noi i suoi dj set, si è battuto per far capire l’importanza del settore della musica e del clubbing.


È caduto, quando dopo il boom degli anni ’90, che lo hanno consacrato a vera leggenda, ha dovuto fare i conti con i suoni nuovi che arrivavano dalla Germania, con ingaggi meno frequenti e cachet più bassi. Si è rialzato ed ha continuato ad essere una leggenda.
Solo quest’ultima battaglia con una malattia che lo ha colpito nell’ultimo anno non è riuscito a vincerla. Ma continuerà a suonare ovunque sarà e noi a ballare ogni volta che metteremo in play uno dei suoi video.

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