Il maggio francese della Nazionale Hip Hop

Parigi, maggio 1968. La grande contestazione che investe tutti gli strati della società francese, mette alle corde il maresciallo De Gaulle e minaccia le basi delle istituzioni della Repubblica.  Si tratta di una vera e propria sommossa nata in maniera spontanea, che, nell’arco di pochi giorni, travolge la politica e la società francese. Il movimento, che  fu in prima istanza studentesco, si allea con quello operaio, peraltro vastissimo. E  la miscela esplode. Giorni e notti di occupazioni, di barricate, di “immaginazione al potere”, come recitava uno slogan tra i più famosi. Dura pochissimo: neanche due mesi. Ma sono giorni che hanno segnato la più grande spaccatura europea dopo la seconda guerra mondiale.

Questa è la pagina della storia francese, ma torniamo in Italia nel 2018. La Nazionale Hip Hop, per consolidare il rapporto con Le Coq Sportif, ha deciso di celebrare l’abituale incontro di calcio del martedì con lo staff del proprio sponsor tecnico. Il punto di partenza e lo spunto di tale iniziativa è una citazione in chiave ironica del famoso maggio francese con cui ebbe inizio la cosiddetta rivoluzione del ’68 da parte degli studenti parigini.

L’unico maggio francese che conta è la nostra partita contro Le Coq Sportif domani sera al Masseroni 

L’intenzione è quella di superare con una profonda leggerezza l’impegno un pò vintage dei nostri predecessori in funzione di uno più vivo, autoironico e produttivo: fare del bene al prossimo divertendoci. Questo è da sempre il motto e lo scopo della Nazionale Hip Hop che porta in campo i valori di questa cultura e li eleva a un livello superiore: l’aggregazione, l’unione di intenti, il farsi portavoce di chi voce ne ha poca per aiutare concretamente chi ha più bisogno.

 

 

 

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