Il cugino di Juice WRLD ha accusato l’etichetta e la ex ragazza del rapper di averlo manipolato fino alla morte
Il cugino di Juice WRLD ha accusato l’ex fidanzata e l’etichetta discografica del defunto rapper di averlo “controllato” e “manipolato” fino alla sua morte.
Millz, che gestisce l’account Instagram The Abyss Brand, ha pubblicato una serie di messaggi martedì (30 novembre) accusando la ex ragazza di Juice, Ally Lotti, e l’etichetta di aver tenuto lontani da lui i suoi amici più intimi e di aver sfruttato il suo successo prestando poca attenzione al suo benessere.
Millz, che, oltre ad essere il cugino di JW, era anche un membro originale del collettivo 999 del rapper, non ha specificato a quale etichetta si riferiva, ma Juice aveva firmato per l’etichetta Grade A Productions di Lil Bibby e aveva un accordo da 3 milioni di dollari con la Interscope Records, che aveva firmato nel 2017.
“Una delle ultime cose che ho detto a Juice quando era ancora vivo era di prendersi cura dei suoi cari, dei suoi amici, della sua famiglia e di fare attenzione a quella puttana’!!” Ha iniziato. “Si è arrabbiato così tanto con me per avergli detto la verità e io me ne sono andato perché non riuscivo a sopportare il modo in cui si approfittavano di lui e come lei lo stava controllando. Era una situazione tossica.
Pazzesco come torna il karma! Lei ha perso la sua fonte principale di reddito quando Juice è morto, ma lui era uno straordinario essere umano che era qui per guarire milioni di persone.
E lo ha tenuto lontano dalle uniche persone che gli volevano bene e insieme all’etichetta lo hanno manipolato fino a farlo letteralmente impazzire! A volte non usciva nemmeno dalla stanza a causa di tutta la tossicità, l’estorsione, lo stress che provava”.
Millz ha anche puntato il dito contro la madre di Juice WRLD, scrivendo: “penso Dio abbia preso con sè J perché tutti lo sfruttavano e usavano da quando si svegliava al mattino fino al momento in cui andava a dormire. Dall’etichetta, alla sua ragazza e anche sua madre! Era così triste da vedere!”