I testi di Young Thug verranno usati come prova durante il processo YSL RICO
Si mette male per Young Thug, alle prese con il processo che lo vede imputato nel caso YSL RICO.
Un giudice della Georgia ha deciso che i testi delle canzoni di Thugger possono essere usati come prova nel caso che lo vede attualmente imputato.
Il giudice ha stabilito che i pubblici ministeri saranno in grado di usare i testi di Young Thug e degli altri membri della YSL come prova contro di lui e contro gli altri imputati, ma ha chiarito che si tratta di un’ammissione condizionata per gli avvocati, che dovranno giustificare l’utilizzo di tali testi.
La difesa del rapper si è opposta sostenendo che l’uso di testi o qualsiasi altra arte contro Thug o altri imputati nel caso sarebbe una violazione costituzionale, sia in senso federale che a livello statale.
Sono anni che negli USA si dibatte sull’uso delle canzoni rap nei casi che vedono imputati i loro autori e sul fatto che la musica è quello che viene detto nelle canzoni non sia necessariamente lo specchio di ciò che una persona ha realmente fatto. Diversi artisti, tra cui anche Jay-Z.
A gennaio 2022, infatti, diversi esponenti della scena rap, tra cui Jay-Z, Kelly Rowland, Robin Thicke e Fat Joe si sono uniti per proporre una riforma della legge di New York con l’obiettivo di abrogare l’utilizzo dei testi delle canzoni dei rapper come prova nei processi penali che li coinvolgono.
Come riportava il The Guardian, nella lettera i numerosi artisti hanno invitato i legislatori a prendere in considerazione le loro argomentazioni e a dare il giusto peso alla tutela della libertà di espressione. Priorità che li ha spinti a dare pubblico sostegno a Rap Music on Trial, disegno di legge nel quale, lo scorso novembre, i senatori Usa Brad Hoylman e Jamaal Bailey hanno suggerito ai pubblici ministeri di non citare i brani eccetto quando vi sia evidenza chiara e inoppugnabile di un legame tra il crimine oggetto di dibattimento e il pezzo musicale. «Il diritto alla libertà di parola è sancito tanto dalla costituzione federale quanto da quella nazionale», ha spiegato Bailey. «Strumentalizzare l’arte per ridurla a prova penale serve solo a mettere in discussione tutto questo. Inoltre, il fatto che nella maggior parte dei casi vengano sottoposti a un trattamento del genere solo i testi del rap e dell’hip hop è emblema di quanto il razzismo sistemico abbia permeato il nostro sistema giudiziario». Illustrata in Senato all’inizio di questa settimana, la proposta ha passato il primo step dell’iter. «Era ora», ha dichiarato Alex Shapiro, legale di Jay Z in un’intervista a Rolling Stone. «Correggere questa legge non significa solo pensare alle vicende su cui ha conseguenze dirette ma mandare anche un messaggio di progresso al mondo. Speriamo di poter dare un esempio da replicare anche altrove».
Speriamo che questo esempio possa essere replicato in Georgia, che la scena si muova compatta per impedire che i testi di Young Thug vengano usati come prova contro di lui.