I pensieri di R.E.B.E.L.
Raccontare la musica e quello che la circonda non è cosa facile, spesso ci sono troppi inghippi, troppi artisti, troppe canzoni, ci sono quelle cose che vanno scritte e raccontate, altre che invece sarebbe meglio non dire, ma sinceramente non vengo pagata né per essere buonista, né tanto meno per fare la politically correct di sto cazzo. Perché ricordate: la musica è una cosa, gli artisti sono un’altra. Quindi amate la musica non l’artista.
Due settimane fa sono stata negli uffici di Universal insieme a Matteo Bellomi per fare quattro chiacchiere con Laioung sul suo ultimo disco. L’appuntamento era alle 15.00, lui è arrivato alle 17.20. Bello fresco, sorridente, senza neanche chiedere scusa per il ritardo, come se gli fosse dovuto. Come se il nostro tempo non avesse valore alcuno. La maleducazione a livelli pro. E voi direte perché hai aspettato due ore? Bella domanda… A onor del vero volevo andarmene, ma mi sembrava una mancanza di rispetto nei confronti dell’ufficio stampa che ovviamente non ne poteva niente.
La settimana successiva ero ancora lì, negli uffici Universal. Questa volta ad aspettarmi c’era Clementino e udite udite: era già lì. Abbiamo fatto una piacevole chiacchierata, ho ricevuto da lui mille complimenti per le domande e la promessa: “Oh mi raccomando mandami il link che condivido, twitto, faccio tutto“. Povero Clementino… Io sapevo che non avrebbe mai condiviso la mia intervista perché sono Rebel Mag, la sua manager è Paola Zukar alleata di Dikele e Esse Magazine e ovviamente mi avrebbero tagliata fuori anche questa volta. Ma chissenefrega, non ho bisogno delle loro condivisioni e neanche di avere visualizzazioni su YouTube, mi tengo le mie misere e va benissimo.
Vabbè… Qualcuno si è accorto che Mike Highsnob ha fatto uscire un singolo con Mambolosco? No perché non ne ha parlato nessuno. Tipico effetto meteora. Eppure stava lì a scrivere e a dire NON AVETE IDEA DI COSA FARÒ, DI COSA SENTIRETE…. Non se l’è inculato nessuno, a parte i suoi fan ovviamente. Questo perché ha fatto un disco flop, un singolo da 15enne innamorato e un Wannabe vol 2 dove si capiva quanto fosse meno in forma di Junior Cally. Prima di dire SPACCO, FACCIO e bla bla bla assicuratevi di spaccare davvero.
Cosa ho capito da The Voice? Che la Lamborghini è un’ignorante cosmica, ma è così scema da risultare simpatica e non vedo l’ora di sentire il suo pezzo con Pitbull.
Gigi D’Alessio è un genio. Sentirlo cantare di tute, mazzette e panette al pianoforte con tanto di accento napoletano è stata un’esperienza mistica. I neomelodici sono i veri gangster, non quei finti pupazzi che vediamo su Instagram.
Salmo non si è sputtanato e grazie a Dio! Dopo aver sparato merda su Rolling Stone ed esserci finito in copertina per cash, ci mancava solo che finisse a X Factor visto che ha sempre denigrato i talent. I fan l’avrebbero lapidato e ha preferito stare schiscio.
J-Ax è uno di noi! Vederlo dire a Dikele ciò che pensa veramente non ha avuto prezzo e non perché non provo simpatia per Tonino, ma perché ha dimostrato di non essere un burattino. Ax e Fedez sono spesso stati schifati dal pubblico del rap italiano, ma hanno le palle, sono fuori dai giochetti di Esse & co, non hanno bisogno di compiacerli o di farsi leccare il culo, sono più R.E.B.E.L. e più genuini di tutti gli altri pagliacci che per due spicci si farebbero intervistare anche da Salvini.