I peggiori hater sono i vecchi del rap

C’è una cosa che è ancora peggio degli hater folli da social network e sono gli hater, ovvero i vecchi del rap, i rappusi, i puristi, o per meglio dire i falliti. Sono quelli che, non ce l’hanno fatta con il rap e sputano odio su chiunque abbia un minimo di successo. Sono quelli che si definiscono appartenenti all’underground che anni fa hanno contribuito a causare il periodo buio di inizio 2000. Sono quelli che sputano sentenze e giudizi su tutto e tutti perché loro sono meglio. Sono quelli che non puoi parlare di rap se non sei un rapper, non puoi parlare di writing se non sai disegnare, non puoi parlare di breakdance se non sai ballare, come se per mangiare dovessimo essere tutti Cracco. Sono quelli che si definiscono hip hop e lo sono meno di tutti, sono quelli che se ci fai i soldi con sta merda sei una puttana, solo perché loro non sono riusciti a farli. Solo perché per loro il rap è rimasto un passatempo, perché non hanno avuto a suo tempo il coraggio o il talento di fare quel passo in più che separava il mainstream dall’underground. Sono i falliti del rap, che credono di sapere tutto e sputano veleno e odio verso tutti indistintamente. Non sono underground, essere underground non significa essere dei falliti invidiosi, essere underground significa fare musica in modo dignitoso, magari non avere i numeri di un Gué Pequeno, ma non stare chiusi nella propria cameretta e dire io sono hip hop tutti voi fate schifo. Egreen, Ensi, Jack The Smoker sono artisti underground, gli altri sono dei falliti.

Chi si definisce hip hop e schifa con superiorità la nuova scena non ha capito un cazzo dell’hip hop. Certo, la cultura, il knowledge sono venuti meno, ma la spocchia, l’egocentrismo, l’arroganza, l’esibizionismo sono hip hop. Non sei hip hop se conosci tutti gli artisti underground d’America, o il primo breaker, quello non é essere hip hop, é essere informati. Non sei hip hop quando parli di hip hop, sei hip hop quando non parli di hip hop.

Rap is something you do, hip hop is something you live è questa la chiave. Ora tutti a denigrare Young Signorino come fosse il male dell’hip hop, un anno fa tutti denigravano Og Eastbull, due anni fa era il turno di Achille Lauro, andando indietro nel tempo questa stessa sorte é toccata anche ai Dogo, a J-Ax, a Neffa ci sono passati tutti, salvo poi santificarli quando fa comodo. Come Primo che se lo inculavano in quattro quando era in vita e dopo la sua morte é diventato un mito.

Ecco, vedere questo post di Space One su Young Signorino mi fa pensare a tutto quello che ho scritto finora.

20180515_191412

Lascia un commento