I gossip della settimana
PROVACI ANCORA KANYE
Dopo aver visto che chiunque può diventare Presidente degli Stati Uniti, anche Donald Trump, Kanye West ha deciso di candidarsi alle elezioni presidenziali da indipendente. Alla fine si è portato a casa 60 mila voti, di cui 10 mila in Mississippi.
Evidentemente la promessa di donare 1 milione di dollari ad ogni donna che sarebbe rimasta incinta, non è bastata, ma Kanye non si abbatte e ci riproverà tra 4 anni.
KANYE 2024 pic.twitter.com/Zm2pKcn12t
— ye (@kanyewest) November 4, 2020
6IX9INE NEI GUAI
Spunta un nuovo caso giudiziario per 6ix9ine legato a un fatto accaduto nel 2015. Quando è stato accusato di aver abusato di una ragazza di 13 anni, 6ix9ine si è dichiarato colpevole, ma se l’è cavata con un patteggiamento e con la libertà vigilata. Ora la ragazza, che ha compiuto 18 anni, accusa 6ix9ine e afferma di aver subito abusi da parte del rapper. I capi d’imputazione sono violenza sessuale, abusi sessuali su minore e inflizione di disagio emotivo. Accuse che la ragazza rivolge anche a Tay Milly che assieme a 6ix9ine si era occupato della regia del video. L’avvocato di 6ix9ine Lance Lazzaro ha riferito a TMZ che il rapper “si difenderà vigorosamente”.
Nel frattempo, Anthony Ellison, membro della gang a cui apparteneva 6ix9ine, è stato condannato a una pena di 24 anni per il rapimento dello stesso rapper e per un atto di violenza inaudita verso il giornalista Mark Hobdy. I fatti risalgono al 2019, quando 6ix9ine era indagato per affiliazione alla gang newyorkese e per omicidio colposo, e decise di collaborare con la giustizia.
FINE DEL DISSING
Gionni Gioielli ha dissato Jamil e questo lo sappiamo tutti. Jamil risponde un mese dopo con Non è colpa mia in cui dissa altri rapper, tra cui Laioung, Gallagher, Traffik, e ovviamente Noyz Narcos. Gionni Gioielli replica con la traccia Lo chiamo Jamil diss così faccio più stream.
Ma martedì (3 novembre) Jamil si è introdotto nella diretta Instagram di Gionni Gioelli, che ha fatto sentire in anteprima la traccia Lo chiamo Jamil diss così faccio più stream dove dice
“Se volevo promo mica te, dissavo Sfera, pare (Coglione)
Che ero con Noyz la sera che hai preso a schiaffetti Sfera
Che ci raccontavi tutto e Noyz manco ti conosceva (Imbarazzante)
Ma ti assicuro che sembravi stupido (Molto stupido)
Infatti ce ne siamo andati subito
Sai che a me dispiace un po’ per i tuoi sogni infranti
Ma non ti vuol nessuno e hai fatto Baida Army“.
Jamil ha subito chiesto spiegazioni in merito alle rime su Sfera Ebbasta e Gionni Gioielli ha spiegato “quella sera in cui hai preso a schiaffi Sfera, al parco Forlanini, appena sei uscito dal backstage sei venuto a raccontare la storia a me, che ero con Noyz“.
Jamil ha confermato quanto raccontato da Gionni Gioielli e ha aggiunto: “all’epoca, quando vi ho raccontato la cosa, Noyz mi disse Grande, gli sta bene, gli sta bene!
Poi fratè, il business, e ora Noyz sta con la stessa gente che fa le cose con Sfera“.
Durante la conversazione sembra che Jamil e Gionni Gioielli si siano in qualche modo riappacificati, tanto che Gionni Gioelli ha addirittura detto che sarebbe contento di bere una birra con Jamil, che replica “va beh, te lo dico sinceramente, fino a questo punto no, a bere insieme no, ma una parlata in chat ce la possiamo fare“.
GAFFES
Donald Trump, in uno dei suoi ultimi comizi elettorali, invita sul palco Lil Pump, che lui chiama Little Pimp.
COMPLEANNO ALTERNATIVO
YNW MELLY è in carcere con l’accusa di omicidio, ma per il suo compleanno la madre gli ha fatto un regalo insolito: un gruppo di spogliarelliste che insieme ai suoi amici lo hanno festeggiato all’esterno del carcere.
CAOS
Capita a tutti di sbagliare e di creare anche involontariamente il caos, ma Lazza in questi giorni si è visto accusare su Instagram di essere favorevole alla pedofilia.
Qualche giorno fa il parroco della chiesa dell’Immacolata di Macerata ha fatto un’uscita davvero infelice, sostenendo che la pedofilia sia da considerarsi decisamente meno grave dell’aborto. Ovviamente le sue dichiarazioni sono state parecchio contestate, dal momento che è impensabile paragonare la pedofilia con l’aborto.
Lazza, durante una sessione di Q&A sul suo profilo Instagram, alla domanda su pedofilia e aborto, ha risposto “se la pedofilia è un reato e l’aborto no ci sarà un motivo”.
È chiaro cosa intendesse dire Lazza e da che parte sta (sempre se esiste una parte da cui stare), ma alcune pagine Instagram lo hanno accusato di essere di fatto d’accordo con le parole di Don Andrea Leonesi e di ritenere quindi l’aborto più grave della pedofilia. Lazza si è trovato in un caos assurdo quanto paradossale, dal momento che a quanto pare le immagini pubblicate da queste pagine sono frutto di Photoshop.
Ovviamente Lazza è rimasto male nel vedere il suo nome a favore della pedofilia e ha rimandato al mittente le falsità pubblicate sul suo conto.