I concerti di Fred De Palma sono sempre una grande festa

Ieri sera (24 marzo) Fred De Palma ha portato la sua energia e la sua musica al Fabrique di Milano. Il risultato è stata un’ora e mezza di festa pura. Perché i concerti di Fred De Palma non sono solo concerti, ma mega feste. Non sono i classici live, dove ti ascolti buona parte del repertorio, sono più una serata in discoteca con un artista che canta dal vivo. E la musica di Fred De Palma, che ieri sera ha ripercorso gran parte del suo repertorio, si presta molto a creare un mood da party, perché oggettivamente ha solo hit. Magari non conosci tutte le strofe di tutte le canzoni, ma quando arriva il ritornello, beh, non puoi fare altro che cantarlo e alla fine ti ritrovi a ballare su quei brani mega reggaeton e a cantare a squarciagola quando canta Il cielo guarda te.

Fred De Palma ha un background, un’attitudine, una presenza scenica e una tecnica tale dal passare con scioltezza da brani più pop, alle mega hit reggaeton, alla dance con gli Eiffel 65, al freestyle.

In un’ora e mezza ci ha fatto fare un tour di generi musicali apparentemente diversi, ma nei quali lui si destreggia benissimo e si trasforma in un leone da palcoscenico e in un vero e proprio cerimoniere, che sul palco per far ballare il suo pubblico.

Ovviamente, come ad ogni concerto di Fred De Palma, non poteva mancare il momento freestyle. Perché, nonostante i tanti riconoscimenti e le hit che ha sfornato negli ultimi anni, lui non dimentica da dove viene e ogni volta che fa freestyle è come se non lo facesse su un palco, ma per strada con gli amici solo per divertirsi. Proprio come l’ormai iconico Lavanderie Ramone freestyle di FDP, Shade ed Ensi, ieri sera il terzetto si è riunito dando vita a barre pazzesche e per certi versi esilaranti, quelle che ti fanno dire “ohhh”.

Ogni volta che vado a un suo concerto mi sento quasi in una dimensione parallela, come se andassi a far festa con un gruppo di amici, che diventano centinaia appena lui sale sul palco e prende in mano il microfono, quasi come se mi ritrovassi a un capodanno in piazza o a festeggiare alla vittoria dei mondiali dell’Italia, o al carnevale a Rio.

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