Ho fatto qualche domanda ai GOTHBOICLIQUE in occasione del loro primo concerto in Italia

Il 1 giugno al Circolo Ohibò di Milano andrà in scena l’unica data italiana dei GOTHBOICLIQUE, il collettivo musicale e artistico che ha definito e influenzato gli ultimi anni dello scenario hip hop internazionale.

Corrente estetica, proposta musicale, sottocultura: catalogare la GOTHBOICLIQUE è impossibile. Fin dai suoi inizi, il collettivo ha unito sotto uno stesso nome rapper e beatkmaker provenienti da ambienti musicali lontani, ma tutti accomunati dalle radici emo e punk. Tra i membri più celebri c’è sicuramente Lil Peep, che ha contribuito in maniera determinante ad accendere i riflettori sul collettivo, fino alla tragica morte, che l’ha reso ancora di più un’icona del genere.
Nata dalla necessità di Wicca Phase Springs Eternal di avere intorno a sé un gruppo di producer e beatmaker, la GOTHBOICLIQUE è ritenuta oggi una delle realtà musicali che ha riportato i canoni emo e l’immaginario post punk nella musica mainstream, rinnovandoli e inserendoli in un contesto internazionale dominato dall’hip hop e dalla trap. 

 

 

Quali sono le vostre influenze musicali?

“Le nostre influenze spaziano su un enorme spettro di musica che sarebbe difficile da rappresentare correttamente. RnB, punk, colonne sonore, trap, molti diversi tipi di rap dal passato, rock, emo, house, drill, hyphy, pop …. Va avanti all’infinito”.

 

Come e quando è nata GOTHBOICLIQUE?

 

“GBC è iniziato come un tweet di Coldy #gothboiclique ed è diventato una categoria per i membri della ThraxxHouse, un gruppo di cui facevamo tutti parte, era il 2014”.

 

Com’è cambiato il vostro lavoro dopo la morte di Lil Peep?

 

“La morte di Peep ha lasciato un enorme vuoto nei cuori di tutti. Molti di noi hanno continuato a lavorare ancora più duramente, applicando ciò che abbiamo imparato da Peep e evolvendo i nostri suoni. Ognuno di noi aveva un proprio rapporto personale e non posso parlare per il gruppo. Per me, dopo la sua morte, fare lo stesso tipo di battute sembrava inutile. E ‘stato devastante e mi ha costretto a ripensare a come ho fatto musica fino a quel momento. Sono ancora in lutto e ancora in procinto di crescere come artista e persona senza di lui”.

 

 

 

State per portare la vostra musica in Italia, come sarà lo show?

 

“Stiamo arrivando con le chitarre e tanta eccitazione per essere tutti in tour insieme”.

 

Qual è la canzone che vi diverte maggiormente suonare live?

 

“Ce ne sono molte: 2am di Cold Hart, White Mountains di Mackned, Bad Feeling di Horse Head, Just One Thing di Wicca Phase Springs Eternal sono solo alcune”.

 

 

E le preferite dal vostro pubblico?

 

“Penso che quelle che ho elencato siano poche, ma il pubblico ama decisamente ascoltare le collaborazioni classiche con Peep, sembra terapeutico cantare insieme a Gus e tutti i fan che lo amano così tanto”.

 

Siete mai stati in Italia? Cosa vi piace di più del nostro Paese?

 

“Alcuni di noi sì! Sono davvero entusiasta del nostro primo viaggio a Milano tutti insieme. Penso che adoreremo il cibo e l’arte, ma non vediamo l’ora di saperne di più”.

 

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