Ha ragione Ensi quando dice che vogliamo il messaggio nel rap ma quando c’è non lo caghiamo?

In Lagame di Dani Faiv, Ensi dice

Questi dicono che non c’è più un messaggio Ma poi com’è che, quando c’è, non gliene frega un cazzo?

È davvero come dice Ensi, che cerchiamo il messaggio, ma quando c’è non lo caghiamo?

Praticamente ci lamentiamo che esce solo musica di plastica, ma quando escono dischi fatti veramente bene li ascoltano in 4 gatti…

Ma è davvero colpa del pubblico, oppure di chi comunica la musica? Insomma di tutto quello che sta intorno a un’uscita musicale e a un artista…

Perché è facile dire, volete il messaggio, ma poi quando c’è non lo cagate. È facile, ma è vero. Verissimo. Un tempo, ed Ensi viene proprio da quella scuola li, se uno non sapeva rappare, non diceva qualcosa nei testi, veniva scartato, non c’erano se e ma. Oggi è tutto diverso, ma non è necessariamente detto che si stava meglio quando si stava peggio, è una semplice evoluzione. Le cose sono cambiate, la musica è cambiata, il rap è cambiato e di quel rap con il famoso messaggio è rimasto ben poco. Quel poco che è rimasto però spacca.

Partendo dal presupposto che la musica, rap compreso non debba per forza dare sempre un messaggio complesso, ma abbia anche il compito di intrattenere e coinvolgere, possiamo proprio affermare che i dischi con un messaggio non vengono cagati? No. Noi, Loro, gli Altri di Marracash ha tanti di quei messaggi che ci si potrebbe scrivere un libro. Sirio di Lazza idem. Il Coraggio dei Bambini di Geolier pure. Outsider di Nitro anche. E sono solo 4 dischi usciti negli ultimi tempi.

Quindi non caghiamo il messaggio, oppure non caghiamo qualsiasi messaggio? Oppure dipende da come il messaggio viene veicolato, trasmesso e comunicato? E soprattutto da chi arriva il messaggio?

Siamo tutti d’accordo sul fatto che ci siano dischi fatti davvero bene, ma che vengono ascoltati da 4 gatti e rimangono un po’ nel dimenticatoio. Questo è perché di musica ne esce tanta, troppa, e i fattori per avere davvero successo sono tanti, infiniti e non riguardano solo il prodotto in sè, ma i social, il diventare virali, riuscire a sgomitare in quell’oceano chiamato streaming, la comunicazione e il marketing e l’hype. Se un artista non è hype , può fare anche il disco più figo di sempre che resterà di nicchia. È giusto? Nì. Però è giusto e bello che, indipendentemente da numeri e classifiche, ci sia musica davvero per tutti i gusti, per chi vuole svagarsi, per chi vuole il messaggio e pure per chi vuole fare un balletto da pubblicare su TikTok.

E sì, forse molta si perde, altra perde di valore, altra ancora non riusciamo neanche ad ascoltarla, ma quella che poi resta nel tempo è quella che alla fine meritava davvero. E sai perché? Perché ci sono dischi, che oggi sono considerati pietre miliari, ma che quando sono usciti sono stati cagati dai famosi 4 gatti.

E in tutto questo oceano chiamato piattaforme di streaming possiamo davvero trovare di tutto.

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