Ghali spiega com’è nata l’idea dell’artwork di Boogieman

Dopo la pubblicazione da parte di Matt Cunningham dell’artwork di Boogieman di Ghali messo a confronto con una sua opera, l’artista ha spiegato via Instagram stories come il suo studio creativo abbia trovato l’ispirazione per la sua realizzazione.

 

 

 

 

A quanto pare il processo creativo si è ispirato a diverse opere, tra le quali anche quella di Matt Cunningham, che non presentava crediti e da cui è nata appunto la copertina di Boogieman. Ghali, che evidentemente si è messo in contatto con l’artista che ha rimosso il post dalla sua pagina, lo invita a collaborare insieme per la prossima grafica.

 

Tutto è bene quel finisce bene…. Anche se in molti si chiedono perché Gué  Pequeno avesse messo il like al post di Cunningham…

 

 

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Siamo sicuri che nessuno si sia accorto che quell’immagine fosse una copia del lavoro di Matt Cunningham e che Ghali non sia semplicemente corso ai ripari? Le immagini pubblicate da Ghali potrebbero essere semplicemente frutto di una ricerca per immagini, usata per dimostrare la propria buona fede una volta messo in piazza da dove arrivi l’artwork della copertina. Possiamo supporre che Ghali sia effettivamente in buona fede, ma che magari lo studio grafico a cui si è affidato abbia preso un po’ troppo spunto dai lavori di Matt Cunningham, che, dopo aver rimosso il post in cui accusava Ghali, ne ha pubblicato un altro accompagnato dalla didascalia “Lamentarsi è sempre disgustoso, proprio come queste teste. Ci tengo invece a dire che apprezzo tutti voi“.

 

 

 

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