Ghali é l’artista più premiato ai WMA

É andata in onda ieri sera su Rai Uno la prima puntata dei Wind Music Aword, i premi della musica italiana, corrisposti sulla base dei successi discografici.

Ad aggiudicarsi ben cinque premi multiplatino é stato Ghali premiato per ‘Album’, ‘Ricchi dentro’, ‘Habibi’, ‘Happy Days’ e ‘Cara Italia’. L’artista di origini tunisine é stato il re dei WMA con il maggior numero di premi ricevuti. Al secondo posto sempre in casa trap c’è Sfera Ebbasta che per l’occasione e dopo le critiche ricevute per il suo outfit sfoggiato al concerto del primo maggio, ha deciso di optare per un look sobrio. Completo borchiato bianco, slipper argento con la scritta eur, maxi occhiali con le sue iniziali e pelliccia, del resto il 4 giugno in quel di Verona fa molto fredddo. L’intero outfit, che non l’ha lasciato sicuramente passare inosservato, é firmato Dolce e Gabbana.

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Con un look del genere Sfera ha cantato ‘Rockstar’ ed é stato premiato per il disco ‘Rockstar’, i singoli  ‘Tran tran’ e ‘Cupido’ e ha ricevuto il premio speciale digital.

Decisamente più sobrio il look di Gué Pequeno, per quanto possa essere sobrio. Il Guercio, dopo aver cantato ‘Lamborghini’ con Elettra Lamborghini e ‘Lungomare latino’, ha ritirato un doppio platino per l’album ‘Gentleman’ e per il singolo ‘Milionario’ e un triplo platino per ‘Lamborghini’.

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Poco conta che Ghali non sia rap, che Sfera sia trap, che Ax e Fedez siano pop e via dicendo, ai WMA la metà degli artisti era rap. Fabri FibraGué Pequeno, Jake La FuriaErniaNoyz NarcosNitroRkomiTeduaIziSfera EbbastaShadeGhaliDark Polo GangMostroCapo PlazaCoezMadman, Ax/FedezUltimoBaby K e Takagi e Ketra.

Al di là del fatto che il rap venga ancora associato al gesto con le corna portato da Jovanotti a fine anni ’80, al di fatto che molti possono non essere puramente rap e che non ci piacciano fino in fondo, quei ragazzi erano di fianco a nomi come Zucchero e Laura Pausini. Quei ragazzi si sono fatti da soli. Hanno influenzato il linguaggio e lo stile di intere generazioni, sono i più seguiti sui social, sono dei social media manager che hanno iniziato facendosi i video da soli su YouTube, organizzandosi le date, hanno entourage composti per lo più da amici ed erano all’Arena di Verona. Per una volta é doveroso mettere da parte il gusto personale e il purismo da rappusi ed essere fieri che questo genere musicale, con le sue mille sfaccettature, sia finalmente al pari del pop perché dopo tutto tutti questi ragazzi sono partiti da zero.

 

 

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