Gans & Roses: l’innovazione dei cori di Decrow e degli aeGeminus

Seguo Decrow dai primi singoli usciti, sono sempre rimasta colpita dal suo modo di approcciarsi alla musica, di raccontare il suo quartiere e la sua vira ad Acilia. Sono delle storie di strada, delle instantanee del quartiere, uno street rap trasformato in cori. C’é la fame, la voglia di riscattare se stesso e tutto il suo quartiere, di farlo conoscere a tutta Italia, sono cori e in quanto tali, corali, non é una voce sola, ma un insieme di voci. Dopo il singolo Balconi, ieri é uscito Gans & Roses, il primo Ep di Decrow, prodotto come sempre dagli aeGeminus per la loro etichetta Mh Firm. 5 tracce che raccontano una storia, le diverse sfaccettature della vita ad Acilia, rese questa volta più leggere da sonorità più fresche. Decrow é come un reporter che descrive la vita di quartiere e questa volta riesce a darci varie sfumature e sfaccettature, quello che emerge non sono solo le cose brutte, ma anche e soprattutto un senso di unione e appartenenza.

Com é nata l idea del titolo? C’è un esplicito riferimento ai guns n roses, vi sentite un po’ come loro?

“Il titolo é un bootleg dello storico gruppo Guns n’ Roses. Il nostro grafico, come potete vedere anche sui nostri profili Instagram, ha lavorato anche a un vero e proprio bootleg della copertina di Appetite for Destruction, che non abbiamo potuto usare come copertina ufficiale per motivi di copyright, a volte devi piegarti a qualche regola purtroppo! Il nome dell’Ep é un giro di parole: Gans n’ Roses é come si pronuncia il nome dello storico gruppo, ma Gans é anche il nome dei nostri fan, o meglio, HOOLIGANS!”

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Le 5 tracce sono come uno storytelling, parti presentando il tuo quartiere in Balconi e piano piano ci racconti la tua vita che si chiude con La Festa dei Gans, manca qualcosa di te o hai messo tutto?

“Le tracce, più che uno storytelling, é come se fossero diversi punti di vista delle mie esperienze in quartiere. Mentre nei cori precedenti si sentiva la pesantezza di ciò che ogni ragazzo vive nel mio quartiere, in Gans n’Roses ho voluto alleggerire il tutto. Gli aeGeminus mi hanno passato beat allegri, più veloci, mentre i testi sono rimasti crudi e attaccati alle mie radici. Ho voluto dimostrare che il quartiere può essere visto anche in chiave fresca e non solo pesante. L’unica traccia ancora pesante é La Festa, l’ultima traccia, dove dico il mio funerale sarà una festa, perché é bello, non per forza triste”.

Parli spesso di tua madre, la musica é un modo per ripagarla dei sacrifici fatti?

“Mia madre é un artista come me, lei dipinge quadri, io dipingo canzoni. Ogni traccia é dedicata a lei in qualche modo”.

Come si combatte la Noia ad Acilia?

“In vari modi, c’è chi la combatte bene e chi male, l’unica cosa che posso dire é di seguire una passione, questo é il modo migliore! Quando ti rendi conto che tutto quello che fai non ti porta da nessuna parte, rischi di perderti, per questo devi concentrarti sulla cosa che ami di più e portarla avanti più che puoi. Come andrà a finire non importa, ne sarà valsa la pena comunque. Molti di noi non hanno un piano B, quindi il piano A va vissuto fino in fondo”.

A quale pezzo sei più legato?

“Il pezzo al quale sono più legato é stato censurato e non ha potuto uscire sulle piattaforme streaming, ma presto ne sentirete parlare”.

Com è nata l idea della copertina e chi ha curato l artwork?

“I lavori grafici sono stati tutti curati da Hit, Andrea Mozzetti, il nostro grafico, che io chiamo il dottore. Gli ho spiegato la mia idea di bootleg e lui ha lavorato ogni grafica in chiave punk e horror/toy. Anche la copertina gioca tra elementi crudi e immagini che sembrano giochi”.

Decrow parla sempre al plurale, lui é il front man, la voce che dà vita al coro, ma il coro non può essere tale se fatto da una persona sola. La musica é un insieme di voce, testo e suoni e tutt’intorno ci sono le persone della Mh Firm che lavorano insieme a un progetto comune. A curare tutte le basi di Decrow e a renderle così forti sono gli aeGeminus, un duo che ultimamente sta contribuendo ad alzare il livello delle produzioni della musica urban italiana.

Com é lavorare a quattro mani?

“Ci viene facile per diversi motivi, abbiamo caratteri praticamente opposti e proprio per questo ci compensiamo in tutto, sia per quanto riguarda i gusti musicali, sia sulla scelta stessa dei suoni e dei mood dei beat. Grossomodo umo si occupa principalmente della fase compositiva del pezzo e l’altro della fase post produttiva di mix e master, anche se molte canzoni nascono in studio insieme”.

Come nascono le tracce con Decrow? Create il beat e lui la strofa sopra, viceversa o nasce tutto in modo spontaneo?

“Di solito prima facciamo il beat e poi Decrow scrive il suo coro, ma molte volte le tracce nascono proprio in tre: uno alla tastiera, l’altro sul drum pad e lui che scrive”.

A quale traccia siete più legati?

“Non abbiamo una traccia preferita, ognuno ne ha una sua, sicuramente l’Ep Gans n’Roses é il lavoro a cui siamo più affezionati, perché rappresenta un nuovo punto di partenza per noi e perché ci abbiamo messo il sangue nel creare un prodotto innovativo”.

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