Fedez sta facendo il cazzo che gli pare

Questo articolo potrebbe iniziare e finire così, solo con il titolo. Punto. E niente a capo, lettera maiuscola. E invece ci metto un a capo e una lettera maiuscola.

Sono passati due anni da Paranoia Airlines, due anni nei quali è successo davvero di tutto. In Italia, nel mondo, nella musica, nella politica. Chi lo avrebbe mai detto che ci saremmo ritrovati chiusi in casa, che avremmo potuto uscire solo per necessità, con l’autocertificazione e con la mascherina? Sembrava la trama di un film di fantascienza e invece è stata la nostra realtà. E proprio in quel periodo in cui eravamo tutti chiusi in casa e a tenerci compagnia c’erano i freestyle sul Covid, Fedez ha deciso di pubblicare un singolo, Problemi con tutti (Giuda) nel quale ci ha dato il primo assaggio del “faccio il cazzo che mi pare mood”. Perché sembra essere proprio questa la linea intrapresa da Federico in questo ultimo anno e mezzo, sia a livello artistico e musicale, sia personale e di litigate.

Oddio, non che Fedez si sia mai tirato indietro nell’esprimere la propria opinione e nell’andare contro chiunque ritenesse opportuno per far sentire la propria voce e sostenere le proprie idee. Lo ha sempre fatto nella musica, vis a vis e sui social. E sappiamo bene come negli anni questo lo abbia portato ad essere uno dei rapper italiani più odiati e più querelati. L’impressione è che se freghi. Se ne fregava quando non aveva soldi e se ne frega oggi che è ricco e famoso.

Questo “faccio il cazzo che mi pare mood” lo troviamo nei suoi ultimi singoli, che hanno il sapore di ritorno alle origini, di musica fatta per il piacere di farla e non necessariamente per vendere e Morire Morire ne è l’emblema.

Senza troppi giri di parole, e i più maligni diranno “tanto con il supporto della moglie non ha bisogno di creare hype”, ha annunciato in una botta sola il nuovo disco, Disumano, la tracklist, i featuring e ha pubblicato il singolo è il video di Morire Morire.

Ci troviamo davanti a un brano davvero potente, nel quale potremmo leggere una decina di significati diversi, ma quello che si percepisce maggiormente è la rabbia nei confronti di quello che in Italia non funziona, e la determinazione nel morire per ciò che conta, nell’andare avanti per la propria strada e nel difendere le proprie idee.

C’è la violenza, nel video vediamo Fedez in una situazione che ci riporta al video di Magnifico con la stessa ragazza che lo accompagna e gli cammina affianco, ma questa volta non c’è spazio per la love story, viene picchiato, gli sparano, gli mettono una camicia di forza e lo legano, un sindaco gli urina sopra, un prete lo accoltella e lui sembra essere solo contro tutti, ma c’è anche un invito positivo, a crescere. “Cresci” si sente nell’incipit della canzone e nel ritornello e con queste premesse c’è solo da chiedersi cosa si inventerà il Codacons per querelarlo questa volta, come la Chiesa prenderà certe immagini e quanto questo video farà discutere, ma Fedez credo ne sia consapevole, ma alla fine fa quel cazzo che gli pare.

Del resto lo ha fatto anche nei singoli precedenti che troviamo in Disumano. Ha preso Children di Robert Miles e ci ha cantato Bimbi per Strada, e ha messo Orietta Berti con Achille Lauro in Mille, un trio assurdo sulla carta, talmente assurdo che alla fine ha funzionato alla grande.

Ora non ci resta che vedere come sarà Disumano, ma le premesse con Morire Morire sono ottime e il paradosso è che adesso ha estremamente senso. Fedez si spoglia dei panni del bravo ragazzo – padre di famiglia che piace alle mamme e alle nonne e torna ad essere il “cattivo ragazzo” di periferia che non le manda a dire neanche nella musica in una vecchia-nuova versione di se stesso.

Lascia un commento