È un po’ un pasticcio Insano, il nuovo disco di Kid Cudi
È uscito venerdì 12 gennaio Insano, il nuovo disco di Kid Cudi.
All’interno di Insano sono presenti collaborazioni con alcuni dei nomi più importanti della scena musicale: Travis Scott, Pharrell Williams, A$AP Rocky, Lil Wayne, Young Thug, Lil Yachty, DJ Drama e il compianto XXXTentacion.
L’artista ha anticipato ai fan l’uscita del disco già la scorsa estate partendo proprio dalla copertina dell’album Insano, un dipinto realizzato dall’artista Kaws, intitolato “It takes what it needs”, opera colorata e vivace, arricchita da diverse sfumature e alcuni dettagli neri, simili a schizzi, che ne rafforzano il fascino moderno, insieme a 4 varianti della copertina, anche queste produzioni che portano la firma di Kaws.
Il disco avrebbe dovuto uscire a settembre, ma Kid Cudi ha rimandato la release spiegando che il suo intento era quello di dare al pubblico un disco perfetto e il migliore che avesse mai pubblicato. Le promesse sono state mantenute? In parte.
Insano non è un brutto disco, ma risulta estremamente confuso, ci sono alcuni beat spettacolari e alcuni dei migliori flow di Cudi, ma le produzioni risultano troppo. generiche e confuse, come se fosse una sorta di playlist, di canzoni messe lì a caso e questo rende il disco una sorta di minestrone e non il capolavoro che Cudi ci aveva promesso.
Per quanto riguarda la produzione, Cudi ha sempre avuto talento per i ritmi più lenti e psichedelici, ma qui decide di esplorare maggiormente la trap, con la quale si era già dilettato in MOTM III, ma mentre lì le tracce erano almeno decenti, quello che abbiamo qui è un miscuglio.
Comunque non è tutto da buttare, nel disco Cudi decide di uscire un po’ fuori dagli schemi con “TOO DAMN HIGH” e il groove contagioso di “ELECTROWAVEBABY”. Ci sono anche scorci del vecchio Cudder sparsi nella seconda metà dell’album, come i suoni inquietanti di “TORTURED” e “X & CUD”, ma sono solo alcuni momenti nel complesso del disco. Il problema qui è che Cudi non suona bene e non risalta su beat trap, che sarebbero stati perfetti per altri artisti.