È ufficiale: la Cina vieta il rap

Avevo parlato dei problemi nella diffusione della cultura hip hop in Cina settimana scorsa e del possibile divieto dei suoi rappresentanti a comparire nelle televisioni nazionali e venerdì é arrivata la conferma. Il capo della Pubblicità cinese ha sancito 4 regole:

–  vietato usare artisti il cui cuore e morale non sono allineati con il Partito e la cui moralità non è nobile
–  vietato usare artisti volgari, osceni e senza gusto
–  vietato usare artisti senza classe o il cui livello ideologico è basso
– vietato usare artisti con alle spalle macchie, scandali e problemi di integrità morale

A confermare la scelta delle Autorità cinesi é la notizia che il rapper GAI é stato espulso dal programma The Singer, l’artista underground Triple H  é misteriosamente scomparso dal web e la rapper Vava rimossa da un noto varietà. Per il governo cinese, i personaggi pubblici devo essere di esempio e seguire una condotta morale elevata che esalti i valori su cui si fonda lo Stato e la cultura hip hop in ogni sua forma e aspetto non rispecchia tali valori. Che la Cina sia sempre stata contro qualsiasi cosa arrivasse dagli Stati Uniti, da Google, a Facebook, alla musica, é cosa nota e lo scorso luglio ha chiuso le porte anche a Justin Bieber che si apprestava a portare il suo tour nelle città del Sol Levante.

 

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