Drake e Ye hanno cavalcato il palco di Los Angeles come due gladiatori
Ha già il sapore di momento storico. Uno di quegli episodi destinati a restare e a diventare in modo indelebile un tassello della grande storia dell’hip hop. Il concerto che si è tenuto ieri sera a Los Angeles, il Free Larry Hoover, con protagonisti Kanye West e Drake è già storia. È la storia contemporanea.
Come i gladiatori dell’antica Roma, Drake e Kanye West sono entrati al Los Angeles Coliseum con la stessa energia di due combattenti che stanno per entrare in una fatidica battaglia. La coppia, che ha trascorso la maggior parte del 2021 a farsi la guerra, si è ufficialmente riappacificata, ma sul palco ha fatto scintille.
Per poco più di due ore, trasmesse in diretta su Prime Video e sul canale Twitch di Amazon Music, Drake e Ye hanno dimostrato a tutti cosa possono fare due dei più grandi rapper di tutti i tempi quando depositano l’ascia di guerra e uniscono le proprie forze.
Lo spettacolo è iniziato con il coro del Sunday Service che ha accompagnato l’ingresso di Ye e Drake sul palco.
Nel suo set, Kanye ci ha regalato momenti di pura nostalgia.
Ha aperto con “Jesus Walks”, in parte quasi borbottando, quasi come se non ricordasse bene tutte le parole del testo. È passato poi ai classici di “Old Kanye”, un gesto inaspettato e sorprendente da parte di un musicista che ha passato anni a sfidare ogni aspettativa. Eppure, di fronte a una folla ultraterrena, in cima a un mucchio di terra bianca circondata dal fumo, Ye sembrava dare ai suoi fedeli fan ciò che volevano.
Ha suonato “All Falls Down” e “All of the Lights”; e ha modificato una barra di “Say You Will” per rivolgersi a Kim Kardashian, da cui si è recentemente separato, chiamandola “Kimberly”.
Drake è arrivato sul palco poco dopo, offrendo un’emozionante interpretazione di “24” di Donda in quella che sembrava essere una sorta di offerta pubblica di pace. A differenza di Kanye, il set di Drake era composto principalmente da brani recenti. Ha anche eseguito la ballata “No Friends in the Industry”, che in quel contesto ha avuto un sapore quasi ironico, dal momento che pochi istanti prima, era arrivato nell’arena abbracciando Kanye, come se i due fossero davvero amici … nell’industria.
Ci sono stati alcuni momenti in cui Kanye ha dimenticato alcuni dei suoi testi, ma quando è arrivato alla fine del suo set ed è stato raggiunto da Drake per la loro “Forever”, Ye ha avuto un altro vuoto di memoria al punto che non ha potuto fare a meno di riderci su.
Il concerto di ieri sera, oltre ad essere stato uno show pazzesco, sia dal punto di vista delle performances, sia da quello scenografico, sembrava una festa genuina, non forzata e non necessariamente dettata e legata al business. Drake e Ye si sono divertiti, sia sul palco, sia fuori dal palco, erano lì per Larry Hoover, ma anche per loro stessi, per i loro fan sparsi in tutto il mondo e per la voglia di divertirsi insieme.
L’evento chiude anche un periodo non facile per la scena rap statunitense. La tragedia avvenuta all’Astroworld Festival di Travis Scott è ancora fresca nella mente dei fan del rap, così come la morte di Virgil Abloh, il cui nome è risuonata nell’L.A. Coliseum in vari momenti.