Di cosa parla After Hours, il nuovo disco di The Weeknd?

After Hours, il nuovo disco di The Weeknd ha un immaginario parecchio cupo, a iniziare dai titoli delle 14 tracce che lo compongono. Penso a Too Late, Heartless, Scared to Live e Until I Bleed Out. Non solo, il disco non ha alcun featuring e suona come un racconto intimo che attraversa il disturbo borderline di personalità.
Oltre a pensieri e immagini cupe, infatti, troviamo anche sbalzi d’umore e parecchia instabilità emotiva.

 

 

 

 

Le tracce apparentemente sono ricche di energia e melodie che alleggeriscono parecchio e coprono in un certo senso le parole e i sentimenti raccontati dall’artista, che a un certo punto dice
Sto vivendo la vita di un altro, stavo sopprimendo la persona che ero“. È un’altalena continua di emozioni e consapevolezze, come se The Weeknd dovesse ancora scoprire la sua identità e traccia dopo traccia arriva più volte a contraddirsi.
È un’oscillazione continua tra l’uomo che è, quello che era e quello che avrebbe voluto essere. In una traccia se ne frega di tutto e tutti, in un’altra dice di aver imparato dai suoi errori, in un’altra ancora è colmo di speranza per il futuro, poi si sente solo in un club affollato, e poi ancora è di nuovo alle prese con gli eccessi di droga e alcol e infine si arrende e capisce che quelle sostanze non servono a niente e che può farcela da solo.

 

 

 

 

Il tutto trova la sua rappresentazione grafica nella copertina del disco, dove The Weeknd indossa un abito rosso su misura, ma sembra aver subito un duro colpo che gli ha lasciato il naso e i denti rotti e insanguinati.

 

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