Cos’è l’homo hop o hip hop queer?
Giugno è il mese del pride e anche se ultimamente il rap sta piano piano abbracciando il gender fluid, essere gay, dichiararlo e fare rap non è così immediato e scontato. Il rap è sempre stato un genere musicale prettamente maschile, soprattutto in Italia, e spesso e volentieri maschilista. Lo stesso Kanye West tempo fa aveva sottolineato come gay fosse l’esatto opposto di hip hip.
Lil Nas X ha fatto coming out solo due anni fa e in Italia, come aveva sottolineato Sfera Ebbasta tempo fa, ci sono rapper omosessuali, ma non dichiarati.
C’è un movimento hip hop, nato a fine anni ‘90, che si chiama Homo Hop, o Queer hip hop, che rappresenta gli artisti GLBTQ, ovvero gay, lesbiche, bisessuali, transgender e queer, che fanno hip hop. Il movimento è nato grazie a un dj inglese, Mister Marker, che ha anche creato il sito gayhiphop.com diventato il punto di riferimento per gli artisti non etero che fanno rap.
Uno dei maggiori esponenti di questo genere è Katastrophe, un trans female to male, ovvero nato donna e diventato uomo. È grazie a lui che dopo la metà degli anni 2000 i riflettori hanno iniziato ad accendersi sulla scena homo hop, perché prima gli artisti si esibivano solo nei locali frequentati dalla comunità LBGTQ.
Nonostante Katastrophe abbia avuto l’opportunità di avere alcuni ingaggi anche fuori dagli USA, come in Italia, la sua fama non è niente in confronto a quella di Lil Nas X. Ad oggi è lui il rapper gay più famoso al mondo, quello che ha sdoganato definitivamente il tabù secondo il quale non si potrebbe essere gay e fare rap. Lil Nas X, facendo apertamente coming out, e giocando con un’immagine e un immaginario sempre più genderless, ha di fatto aperto le porte a chiunque voglia fare rap e appartenga alla comunità LGBTQ.
Uno dei primi artisti hip hop a fare coming out nel 2012, è stato Frank Ocean. Quando sono iniziati i primi rumors sul fatto che in una canzone il cantante avesse usato un pronome maschile per indicare una persona di cui era innamorato, non ci ha pensato due volte a dichiarare di essere gay e di avere una relazione omosessuale. Per farlo ha pubblicato un lungo post su Tumblr nel quale ha raccontato anche di quando a 19 anni si è innamorato per la prima volta di un ragazzo. “Per la prima volta nella mia vita mi sento libero”, aveva scritto. In quell’occasione Tyler The Creator si era congratulato con lui via Twitter e anche Beyoncé aveva mostrato pubblicamente il suo sostegno. Perché, come aveva scritto Tyler The Creator nel suo tweet, non è facile dichiarare al mondo di essere gay.
Eppure non dovrebbe esserlo.