Cosa farà Gué in BHMG?

La notizia dell’ingresso di Gué Pequeno in BHMG ha destato non poche polemiche e ha fatto parecchio scalpore. Al di là di essere fan di Sfera o meno, il punto é che un veterano entra nell’etichetta di un novello, seppure con i numeri di Sfera. Ma perché Gué ha preso questa decisione? Lui é sempre stato uno di quelli che ha scoperto e supportato giovani talenti, ricordiamoci Ghali, Fedez, ora Young Rame, per citarne alcuni, non poteva creare una sua etichetta?

Gué non é uno sprovveduto, ama la musica e l’hip hop ma é un businessman, sa far soldi. Molto probabilmente la sua stata una scelta ponderata e dettata dalla sua voglia di essere sempre sulla cresta dell’onda, lo scrive anche nel suo libro, non vuole essere dimenticato.

Mi faccio il culo per far sì che il mio nome nel mondo dell’hip hop non sia mai un c’era una volta, ma stia sempre al passo con gli altri e nello stesso tempo per riuscire a esistere sempre anche a livello mainstream. Io non perdo il treno, ho vinto tutto quello che potevo vincere nel mio campo, anche l’hating che ricevo per me è una vittoria. So che se sono arrivato a questo livello è soprattutto perchè ho lavorato duro e non mi sono mai fermato, perchè magari può sembrare banale ma per me lo sbattimento del lavoro paga ed è giusto dirlo. Un disco all’anno, un successo all’anno. Io non so perchè lo faccio, ma sicuramente al contrario di quello che pensano molti non è per i soldi”.

Eppure proprio in Guérriero, di Sfera scrive: “Oltre a considerarlo un fratello minore e a stimarlo per la sua genialità, mi fa pensare parecchio che le liriche del suo album siano una versione updatata e trappata di molti miei capisaldi, argomenti filosofici come comprare tutto il bar, avvisare la tipa che è meglio che non si innamori di noi, la piazza, il player, lo Xanax ecc. Sfera ha talento anche se si ispira fin troppo, e uso un eufemismo, a certi rapper americani”

Sfera si ispira troppo agli americani e lui entra in BHMG? Non é un controsenso? Da una parte sì, é come dire ha preso da me, prende dall’estero, non é originale, ma é l’artista del momento e mi conviene andare lì se voglio stare al top. Ma Gué ha bisogno di Sfera? Da Dogo fiera direi di no, ma guardando oggettivamente l’andamento del rap e cosa piace al pubblico, forse sì, pensiamo solo al fatto che in molti riteniamo Marracash il rapper italiano numero uno, ma sono tanti i ragazzini che non lo ascoltano e che a lui preferiscono uno Sfera o Rkomi. É una questione generazionale e non di bravura o storia del rap. A 30 anni suonati, se fai ancora rap, hai due opzioni: o fai rap per i tuoi coetanei, seguendo una sorta di coerenza, consapevole che sia una scelta coraggiosa e che possa non dare i risultati sperati o meritati, oppure cavalchi la wave del momento e fai l’eterno 20enne, tanto sei Gué Pequeno e hai una credibilità tale da poterti permettere di fare quello che vuoi. Dice bene Fibra: “ho 40 anni, il rap in Italia é una cosa per ragazzini”, si pone il problema, ma resta fedele a se stesso e al suo modo di fare rap, forse Gué non si é posto la domanda o non gli interessa. Fatto sta che Sfera é al lavoro sul remix di Pablo e molto probabilmente il feat sarà di Gué, ecco che i Club Dogo sono finiti tra reggaeton e bimbiminkia.

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