Con ‘Oro Bianco Tape’, il trapper di Piazza Prealpi conferma di essere la punta di diamante della nuova scena
Ho conosciuto Andtea, in arte Oro Bianco, in tempi assolutamente non sospetti. Era fine giugno quando navigando su YouTube sentii per la prima volta ‘Pony Express‘, lo contattai subito e gli chiesi un’intervista. Fu così che in un caldo pomeriggio di inizio luglio ho conosciuto lui, Frank il Profeta e Dario, la squadra di Indomabili di cui Oro Bianco fa parte. Era la mia e la sua prima intervista video, entrambi eravamo un po’ come due pesci fuor d’acqua, ma tutto sommato la chiacchierata è andata alla grande. Andrea, più di me, ha dimostrato di saper essere a suo agio anche in quelle situazioni. La cosa che più di tutte mi ha colpita e che mi ha fatto dire questo ragazzo spacca, è che gli ho chiesto di rappare ‘Pony Express‘ live, così senza base, e giuro che è stata una bomba.
Quell’intervista non è mai stata pubblicata, Oro Bianco con tantissima umiltà mi chiese di non pubblicarla, mi disse ‘sai Vale, mi sono sentito un coglione, fino a due giorni prima avevo una vita assolutamente comune, poi mi sono visto intervistare e ho capito che non ero pronto‘. Ho apprezzato molto il suo gesto, ha dimostrato di essere un ragazzo con la testa sulle spalle e di non voler cavalcare l’onda delle mille interviste e comparsate per farsi promo facile.
Da lì in poi ho sempre seguito il suo percorso, singolo dopo singolo, l’ho visto cantare live per la prima a settembre sul palco del Gate Milano e ho visto accrescere la sua popolarità e fanbase. Da ‘iPhone Gucci Pt.1 e 2‘, a quando in ‘Supertrapper‘ sulla base di Slait si è autoproclamato il Super Trapper italiano portandomi indietro di sette anni a quando Marracash nel 2011 si autoproclamò il King del Rap, fino ad arrivare a ‘Due minuti‘.
Ogni singolo di Oro Bianco è stato uno scalino in più verso l’Olimpo delle nuove promesse del rap italiano. E a differenza dei suo colleghi, ha fatto tutto da solo, senza promo, senza interviste, senza un’ospitata in Radio o a Hip Hop Tv. In questo momento dove sembra che sia più importante farsi vedere che parlare di musica, lui ha lasciato che fosse la musica a parlare per lui riuscendo così ad accrescere la sua Orobianco Familia. Una scelta sicuramente non facile e coraggiosa, soprattutto ora, dove sembrano spiccare più i personaggi, degli artisti, ma c’è da dire che i numeri gli stanno dando ragione e sicuramente lo stanno ripagando dei sacrifici fatti.
Ieri è uscito su Spotify il suo primo Tape che contiene, oltre ai cinque singoli già editi, quattro inediti: ‘Young Fendi‘, ‘Soldi o nada‘, ‘Anni 30‘ e ‘El Blanco‘. Quattro pezzi molto diversi tra loro, per tematiche e beat, dove il giovane trapper di Piazza Prealpi ha dimostrato di saper essere un super trapper su qualsiasi base. E per chi non crede alle mie parole, ascolti ‘Anni 30‘, su un beat che riproduce una melodia tipica degli anni ’30, Oro Bianco rappa e trappa in un modo tale da mandare a casa l’intera scena. Ci lamentiamo spesso che la nuova generazione di trapper sia tutta uguale, beh ascoltatevi il Tape di Oro Bianco e capirete che c’è chi ancora riesce a distinguersi dalla massa. Per me ‘Anni 30’ è sicuramente la hit del mese.