Com’è stato il Listening Party di Ye e Ty Dolla Sign al Forum di Assago?
Durante il Vultures Listening Experience di Ye e Ty Dolla Sign, che si è tenuto ieri sera al Forum di Assago, la prima cosa che ho pensato è stata wow e la seconda è stata pensa se lo avessero fatto i rapper italiani.
Scenografia pomposa, ma al tempo stesso minimal, zero microfoni. Il parterre diventa il palco sul quale Kanye West e Ty Dolla Sign si muovono e vengono raggiunti da Quavo, Rich The Kid, Playboi Carti e Freddie Gibbs. Nessuno canta. La luce invade il palco avvolto nella nebbia mentre Ye fa il suo ingresso e un telo circolare appeso fa da schermo sul quale vengono proiettate in diretta le immagini dei protagonisti. Le tracce di Vultures 1 scorrono una dopo l’altra. Nessuno canta. Zero microfoni. Kanye & co riempiono il palco, che poi è il parterre, si muovono, ballano, gesticolano.
È un listening party, non un concerto. Quello che conta è la loro presenza. È come se Ye fosse una sorta di divinità, lo vedi, ma non lo vedi veramente, perché è tutto bardato con il volto coperto, lo senti, ma in realtà lui non canta, tu sei lì a guardare alcuni tra i rapper più importanti a livello mondiale come se fossero pesci in un acquario, animali allo zoo, perché c’è la musica, ci sono loro, è tutto estremamente figo, come se fosse un’esperienza surreale, ma in realtà non c’è nulla di vero.
E allora mi chiedo: se lo avessero fatto una manciata di rapper italiani cosa avremmo detto? Cosa avremmo detto del fatto di aver pagato più di 100€ a biglietto per ascoltare un disco e vederli muovere su un non palco? Li avremmo massacrati? Molto probabile. Ma quello che abbiamo visto e vissuto ieri sera è stata un’esperienza paradossale, surreale, anche un po’ una farsa se vogliamo, e forse non siamo pronti a concerti non concerti, forse Ye è davvero troppo avanti, o più semplicemente non siamo pronti. Eppure non si può negare che sia stata un’esperienza unica e figa, nonostante fosse surreale.