Com’è nato Santeria, il disco di Marra e Guè?
Continua l’album virtuale dei ricordi e delle rarità pubblicate da Island Records. Dopo Non siamo più quelli di Mi Fist dei Club Dogo, siamo tornati al 2016, anno in cui uscì Santeria, il disco di Marracash e Guè Pequeno.
Com’è stata la registrazione e la lavorazione del disco? A raccontarcelo sono i due protagonisti nel mini documentario pubblicato sul canale Vevo di MarraGue.
In quasi 35 minuti scopriamo come dal concept e dalla grafica sia stato realizzato, tra Tenerife e Milano, quello che possiamo definire uno dei migliori dischi della storia del rap italiano. Un disco che unisce due dei migliori rapper della scena, così diversi, ma al tempo stesso simili, che rima dopo rima hanno data vita a un disco tamarro, ma profondo e solido al tempo stesso.
Nel mini documentario non mancano neanche le polemiche, come quella contro le radio italiane che fino a 4 anni fa erano reticenti a passare brani rap e con le quali sia Marracash che Guè Pequeno hanno dovuto fare i conti nelle loro rispettive carriere.
Dopo aver rivisto, settimana scorsa, il making of di Non siamo più quelli di Mi Fist e quello di Santeria oggi, è emerso come la complicità tra Jake La Furia e Guè Pequeno fosse in qualche modo venuta meno e come invece con Marracash l’intesa fosse perfetta. Uno sembrava un album che s’aveva da fare e l’altro che si aveva voglia di fare.
Comunque, oltre alla Recording Session, sono stati pubblicati anche tre video del tour di Santeria con le canzoni Scooteroni, Nulla Accade, Tony e l’intramontabile Brivido.