Cari media generalisti, basta chiamare rapper e trapper chiunque abbia due tatuaggi e la fedina penale sporca

A febbraio, in seguito all’arresto di 1727 Wrldstar aka Fratellì, scrivevo un articolo dal titolo “Caro Corriere della Sera, smettiamola di usare la parola rapper a caso”. E sì, perché per parlare di 1727 Wrldstar, che tutto è tranne che un rapper, la stampa lo aveva definito un rapper. Peccato che fare una o due canzoni non faccia di una persona un cantante o un rapper. Lo stesso vale per Jordan Jeffrey Baby, già definito e acclamato come trapper da media e tv, tanto da essere stato oggetto di lunghi servizi, nonché ospite, sia a Non è l’arena di Giletti, che a Fuori dal coro di Giordano.

Peccato che Jordan non sia nè un trapper nè un rapper, nè un artista, ma solo un piccolo delinquente come tanti.

Eppure, fa figo e scalpore dire al tg o scrivere sui giornali che “i TRAPPER Jordan e Traffik hanno aggredito un uomo”. Ma questi, cari giornalisti, non sono trapper. Non hanno niente a che fare con la musica e il genere, possono aver fatto qualche canzone, ma di certo sono più “famosi” per i loro reati e i loro video sopra le righe, che per la loro musica.

La musica rap è fin troppo strumentalizzata dai media generalisti, che poi usano le parole trapper e rapper a casaccio, giusto per sottolineare che quel genere lì è legato a criminalità e droga.

Un po’ è sempre stato così, l’Italia il rap non l’ha mai voluto e accettato veramente, ha iniziato a sopportarlo solo quando ha capito che faceva girare soldi, ascolti e visibilità, ma per lo più è trattato come un genere di serie B. In più, dopo la tragedia di Corinaldo, i media ci sono andati a nozze analizzando i testi di Sfera e di altri artisti, solo per arrivare alla conclusione che trap = droga e violenza. Alla fine è colpa della musica se i ragazzi delinquono o si drogano.

Con l’avvento poi di Baby Gang, Neima Ezza e compagnia bella, che di certo vivono ai limiti della legalità per usare un eufemismo, i media si sono sbizzarriti e questi TRAPPER sono tutti delinquenti. Usando, spesso e volentieri, per non dire sempre, la parola TRAPPER a caso. Per mancata informazione o volutamente? Sarebbe bene infornarsi e capire che non sono tutti trapper e che due canzoncine, qualche video da imbecille e i tatuaggi in faccia non significa automaticamente essere un trapper o rapper, nonostante definirli così faccia più notizia.

La verità è che noi che amiamo il rap e conosciamo questo genere musicale siamo stanchi che la stampa generalista usi e sfrutti il rap e i suoi esponenti a proprio piacimento solo per inseguire il Dio clickbaiting.

Se uno è un delinquente tatuato è un (t)rapper. Se tra i giovani aumenta la criminalità è colpa del rap, della trap e della drill. Ma quando escono i dischi degli esponenti del genere sono tutti pronti a elargire recensioni e interviste. E sai perché? Perché fanno notizia.

Nel bene e nel male il rap viene sfruttato per fare notizia. Proprio come dire “i trapper Jordan e Traffik amatissimi dai giovani”, come ho sentito ieri sera al Tg1, ma esattamente amati da chi? Forse sarebbe bene infornarsi prima di disinformare, perché per chi ascolta e segue il rap, questi Jordan e Traffik sono feccia, non rapper.

E neanche Elia 17 è un trapper. È solo un delinquente, che ogni tanto pubblica qualche canzoncina su Spotify, dove ha sì e no 700 ascoltatori mensili. Però ha accoltellato una persona, è stato attestato per omicidio ed automaticamente è diventato un TRAPPER.

A proposito della vicenda, La Repubblica scrive “un trapper romano di 26 anni, Elia Di Genova, conosciuto come “Elia 17 Baby”, è stato fermato dai carabinieri della compagnia di Olbia per la rissa con accoltellamento avvenuta nella notte tra sabato e domenica nella spiaggia di Marinella. Il giovane è accusato di tentato omicidio.

In ospedale a Sassari è finito un 35enne di Sassari ferito alla schiena con un fendente: rischia la paralisi. Il noto trapper, che annovera migliaia di follower, è stato identificato, a quanto pare, grazie alle testimonianze raccolte dai militari dell’Arma che hanno ricostruito tutta la vicenda”.

Come puoi definirlo “NOTO TRAPPER”??? Noto trapper è Sfera Ebbasta, o Tony Effe, non di certo questo Elia 17, che conoscono giusto 4 gatti. Eppure deve essere per forza un NOTO TRAPPER, se no che notizia sarebbe?

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