Capo Plaza: “non riesco a spaccare se non sono vestito bene”

Amo fare shopping più di una donna. Non riesco a spaccare se non sono vestito bene

 

Capo Plaza è solo uno dei tanti trapper che associano lo stile alla musica. Certo sono due componenti che vanno di pari passo da sempre e in tutti i generi musicali, ma c’è chi è convinto che la musica e il talento non siano sufficienti se viene a mancare l’immagine e bei vestiti.

 

Lo stesso Mambolosco alla mia domanda: Mambolosco avrebbe avuto successo se non avesse questa immagine? Ha risposto:

Secondo me no, se no non spenderei tutto quello che spendo in vestiti. Adesso un artista deve curare molto l’immagine, deve capire quello che vuole trasmettere anche con l’immagine e deve cercare di essere sempre innovativo e non copiare gli altri dal punto di vista del fashion. Al di là della musica, in questo ambiente chi ascolta vuole emulare gli artisti quindi dobbiamo impegnarci a dare un’immagine fresca, se no i ragazzini si vestirebbero come i rapper si vestivano nei ’90”.

 

 

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Al di là del fatto che forse erano meglio i pantaloni larghi delle treccine colorate che negli anni ’90 erano associate ai punkabbestia, ma ovviamente sono gusti, è possibile che l’immagine copra completamente la musica? In effetti sì, anche perché molti nuovi artisti che sono diventati popolari hanno ben poco di artistico se non un look eccentrico, abiti costosi, gioielli luccicanti e tatuaggi in faccia. Evidentemente loro lo sanno bene e cercano di sopperire alle lacune artistiche cercando di influenzare il pubblico dal punto di vista dell’immagine. Anche in questo caso non ci siamo inventati niente, visto che è una moda che abbiamo direttamente importato dagli USA, ma è come una forma di protezione. Come mettersi gli occhiali da sole per sentirsi più sicuri, o accendersi una sigaretta. Forse non sono così sicuri e spavaldi come sembra o come vogliono sembrare, ma aveva ragione H. Jackson Brown Jr quando dicevaCon il fascino potete cavarvela per un quarto d’ora. Poi è meglio che sappiate qualcosa“. Questo vale per tutti, artisti compresi. Puoi giocare e puntare sull’immagine, ma deve essere accompagnata da altro, dalla musica, dal talento, se manca questa parte crollate, è solo questione di tempo.

 

È ovvio che musica e immagine vadano di pari passo. I grandi della musica li ricordiamo non solo per le loro canzoni, ma anche per i loro look eccentrici e assolutamente riconoscibili, basti pensare a David Bowie, Michael Jackson, Madonna, Lady Gaga, ma anche i Beatles o Elvis, ma non gli si può attribuire solo un’immagine. Se pensiamo al rap, lo stesso Fabri Fibra ha la sua immagine, pensate che non scelga accuratamente ogni capo che indossa? Eppure sembra sempre vestito in modo semplice e casual, come Noyz Narcos o Clementino, Marracash. È la loro immagine che riflette il loro personaggio e la loro musica e ovviamente non è lasciata al caso, come non sono casuali i look sfoggiati da Tony Effe. È solo una questione di eccentricità. Ma il look aiuta se alla base ci sono talento e competenze, se no sei solo un bambolotto ben vestito, fenomeno del momento di cui tra dieci anni nessuno si ricorderà di te.

 

 

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Se hai talento ti puoi mettere anche le scarpe al posto dei guanti chissenefrega, ma il problema si pone quando sotto l’apparenza non c’è sostanza e allora tutto quell’ostentare diventa ridicolo e vuoto.

 

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