Bobby G ci racconta Mcfly
Di solito sono io a raccontare, analizzare, criticare o esaltare un artista e la sua musica, questa volta ho voluto lasciare la parola direttamente al diretto interessato, ovvero a Bobby G che ci parla del suo nuovo singolo Mcfly.
“Quando scrivevo Mcfly pensavo solo a fare un pezzo spensierato, un po’ fuori dai miei soliti schemi, è una roba molto diversa da quello che faccio io di solito.
Sperimentare forse è la chiave giusta per fare il pezzo che spacca, non volevo andare lontano dal mio stile, ma neanche fare qualcosa che fosse uguale a quello che ho fatto finora.
Bellie è il produttore che mi ha fatto tutti i beat fino ad ora ed è l’unico produttore che mi capisce al volo, se gli mando un vocale di 5 secondi dove gli spiego come vorrei un beat, lui sa già come farlo. Io sono in fissa con i tedeschi e gli ho passato un sacco di tracce loro, adesso anche lui si ispira a livello di suono a quel mondo lì ed è una figata, in Italia forse lo fanno in pochi, quasi nessuno.
L’idea del video è nata da zio Marco (Marco Paolino), il mio manager, appena ha sentito la traccia gli è subito piaciuta e ha iniziato a scrivere il video, c’è stato tantissimo lavoro, solo chi è dietro le quinte sa quanto sia difficile fare tutte le cose e fare tutto fatto bene”.
Come ha reagito il tuo pubblico a questo mini cambiamento?
Al pubblico è piaciuta molto Mcfly, non si aspettavano un pezzo del genere da me, quando l’ho fatta in live per la prima volta che ancora non era era uscita vedevo i ragazzi presi bene, subito dopo il concerto mi hanno scritto su Instagram che il pezzo era piaciuto a tutti.
Quale sarà il tuo passo successivo?
Il prossimo passo è ancora da vedere, ho imparato e abbiamo imparato tanto, non posso dire molto, ma abbiamo molte cose in cantiere che sono una bomba.