Baby Gang scrive una lettera dal carcere: “ho paura di perdere la musica”
L’avvocato di Baby Gang ha provato a fargli avere i domiciliari e a farlo ricoverare in una comunità per la sua dipendenza dalla marijuana, ma il pm ha rifiutato l’istanza.
Baby Gang decide quindi di scrivere una lettera dal carcere proprio al pm, nella quale dice di avere problemi con alcol e droga, di essere disposto a farsi curare e di aver paura di perdere la musica, che definisce “l’unica fortuna che ho avuto nella vita”.
Beh, poteva pensarci prima. Ha avuto una possibilità che molti ragazzi sognano: un contratto discografico e il poter vivere facendo musica, ma ha preferito continuare a delinquere.
Questa la lettera di Baby Gang pubblicata da Milano Corriere.
“Sono detenuto da tre mesi e ho riflettuto parecchio sulla follia di quella notte. Ho avuto una reazione davvero esagerata perché ero completamente ubriaco.
Quando sono stato arrestato, ho letto nelle carte del processo cose non vere sul fatto che avrei programmato di aggredire quei ragazzi e che avrei voluto rapinarli.
Dalle immagini si vede chiaramente che hanno iniziato loro. Sebbene non sia stato io a sparare ho portato con me quell’arma e mi sento in colpa per quello che è successo… Non ci sono giustificazioni per girare armato…
Ho iniziato a bere da ragazzino… Oltretutto fumo hashish tutti i giorni.
Sono disponibile e motivato a iniziare un percorso in comunità e con il Sert. Ho conosciuto gli operatori e le regole di quelle strutture, e so bene che non sono come quelle che ho frequentato da minorenne.
La musica è la mia ancora di salvezza e oggi io ho davvero paura di perdere l’unica fortuna che ho avuto nella vita”.