Arriva Teen Trap ed è subito polemica

Teen Trap, la nuova rivista dedicata alla trap e rivolta, come dice il nome stesso agli adolescenti, è uscita da pochi giorni portando con sè una serie di polemiche.

Che il rap sia il genere di rifermento delle nuove generazioni, in Italia come nel resto del mondo, è ormai cosa nota ed assodata e che la trap sia il sotto genere più in voga, soprattutto tra i giovanissimi, lo è altrettanto. Del resto, anche io sono cresciuta tra gli 11 e i 13 anni anche 14 leggendo Cioè, una rivista completamente sciocca se vogliamo ma dedicata alle ragazzine di quell’età e ai miti di quell’epoca, come i Take That e i Backstreet Boys, con tanto di poster all’interno. Io avevo il poster dei Take That appeso in camera e cosa c’era di male? Avevo sì e no 12 anni ed erano i miei miti. Oggi i miti legati alla musica delle nuove generazioni sono i rapper o i trapper e trovo giusto dedicare una rivista a loro fatta per un pubblico di giovanissimi.

Eppure l’iniziativa ha subito fatto discutere e scatenare varie polemiche. Il numero attualmente  in edicola include numerose interviste e articoli di approfondimento, dedicati ai principali esponenti della scena, tra cui Gemitaiz, Ghali, Sfera Ebbasta, MadMan, Guè Pequeno, Nitro, Lazza, Izi, Rkomi, Tedua ed Ernia. Inutile dire che più di uno tra i nomi appena citati non ha nulla da spartire con l’universo trap ed è proprio questa la prima critica che è stata mossa da molti appassionati del genere, che non hanno accettato di buon grado vedere nomi come Nitro, Gemitaiz e MadMan in un giornale di quel tipo. Anche il taglio dato a Teen Trap non è andato giù agli appassionati di rap scatenando sdegno, rabbia ed indignazione. Il nuovo periodico non ha infatti nulla a che vedere con i magazine dedicati alla musica, è composto, infatti, da immagini grandi, ben otto poster in omaggio, grafiche ‘a fumetto’, tipiche del mondo dell’infanzia ancor più che di quello dell’adolescenza, ed ultimi ma non meno inaspettati, i test a crocette con ‘risposte capovolte’ per scoprire quanto i giovani lettori ne sanno dei propri idoli.

Quando leggevo Cioè una delle domande più frequenti erano “ho 12 anni ho baciato un ragazzo, posso restare incinta?” Ma le cose oggi sono cambiate, il rap e i testi del rap sono cambiati. Certo, della droga nel rap si è sempre parlato, mezza poetica dei Sangue Misto si basa sul fumare cannoni, ma ai tempi la distinzione era netta tra droghe leggere e pesantiI ragazzi della trap invece sono persone che mettono davanti a tutto la rivincita a livello personale vengono dalla periferia, sono poveri e ce la fanno a modo loro. Siccome l’Italia non è ancora il sud degli Stati Uniti, in pochi si parlano di pistole, ma lo spaccio di fumo, cocaina e pasticche è un punto sempre florido nella trap, insieme ad appellativi gergali di dubbio gusto quando si parla delle ragazze. Cosa capirà una ragazzina di 12 anni ascoltando i testi di Sfera Ebbasta?

Il numero di Teen Trap è completamente dedicato a Ghali e a Sfera, il primo ha un immaginario pulito, non parla di droghe e soldi nelle sue canzoni, a parte “ciao bella io ti conosco tu fumi cannella”, il secondo ha tutto un altro tipo di immaginario, completamente opposto a quello di Ghali. Eppure gli idoli delle nuove generazioni sono loro. Al di là dei contenuti, al di là del parlare e fare uso di droghe pesanti, del riferirsi sempre al cash, ai vestiti firmati e alle donne.

Oltre all’aver inserito artisti non trap in una rivista trap, l’altra accusa mossa a Teen Trap è quella dei contenuti delle canzoni della maggior parte degli artisti trap che non sarebbero adatti a un pubblico di età così giovane. Intanto, la rivista non è una rivista musicale al pari di Groove, AL e Rolling Stone, è una rivista per ragazzini (lo dice il nome stesso) che parla con un linguaggio adatto a loro dei loro miti. Oggi i loro miti sono i rapper/trapper, molto probabilmente, la maggior parte di loro non comprende neanche il significato dei loro testi, ma guardano la loro immagine. Li vedono fighi, vogliono ammirarli, sognarli, sognare di incontrarli, una cosa che ha accomunato intere generazioni. Negli anni ’80 le teenagers erano innamorate dei Duran Duran, nei ’90 hanno iniziato con i Take That, poi Justin Bieber e oggi Sfera & Co.

Io credo che sia un progetto intelligente, intanto perchè riporta i ragazzi a sfogliare una rivista e non uno schermo costringendoli a leggere qualcosa e poi perchè è fatta appositamente per loro ed è giusto così.

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