Andrew Tate arrestato per sfruttamento sessuale. Ad incastrarlo la risposta a un tweet di Greta Thunberg
L’ex campione di kickboxing, Andrew Tate, è stato arrestato per sfruttamento sessuale. Ad incastrarlo e a far sì che la polizia, che lo cerca da parecchio tempo, lo trovasse, è stato un tweet che ha pubblicato in risposta a Greta Thunberg.
“Ciao Greta Thunberg. Ho 33 auto” ha scritto l’ex kickboxer. “La mia Bugatti ha un quad turbo w16 da 8 litri. Le mie due Ferrari 812 competizione hanno un v12s da 6,5 litri. Questo è solo l’inizio. Per favore dammi il tuo indirizzo mail in modo da inviarti la lista completa delle mie auto e delle loro enormi emissioni“. La risposta di Greta che lo invita a “farsi una vita”, è diventata virale.
A quel punto Tate rincara la dose e pubblica un video che lo ritrae a casa con un cartone di pizza da asporto davanti. E proprio la pizza lo ha incastrato.
È da aprile scorso che Andrew Tate è ricercato insieme ad altri tre uomini, ma è sempre riuscito a non farsi trovare, almeno fino a quando non ha deciso di pubblicare quel video su Twitter, che ha fatto il giro della piattaforma ha permesso alla polizia di localizzarlo. Sono scattati quindi il blitz delle forze dell’ordine nella sua villa e l’arresto di Andrew Tate insieme al fratello.
Insomma, galeotta fu la pizza e lo sa bene Greta, che lo ha preso in giro twittando “ecco cosa succede quando non ricicli le scatole della pizza“.
Andrew Tate è accusato, insieme ad altre tre persone, di aver formato un gruppo criminale dedito alla tratta e allo sfruttamento di esseri umani. Nello specifico di aver costretto alcune donne a compiere atti sessuali e a creare materiali con contenuto pornografico per poi vendere i filmati nel mondo dei video hard online, incassando notevoli profitti.
È stato successivamente rilasciato, è tornato su Twitter e ha scritto “Matrix ha inviato i suoi agenti”.
Questo arresto ha dei contorni davvero comici, tanto che Andrew Tate, Greta Thunberg e Matrix sono ora in tendenza su Twitter e i meme e le battute non si sprecano.