Andresti a un concerto senza cellulare?
Io? Subito.
Quattro anni fa aveva fatto discutere la scelta di Kendrick Lamar, che aveva vietato l’uso dei cellulari e la possibilità di scattare foto e girare video durante i suoi live. Non solo il pubblico, ma anche il numero di fotografi professionisti ammessi era limitato.
In Italia, Achille Lauro ha spesso chiesto al suo pubblico di mettere via i cellulari e anche Lazza ha detto che sarebbe meglio limitare l’uso dei cellulari durante i concerti.
Di qualche giorno fa è la notizia di Bob Dylan, che ha vietato l’uso dei telefonini ai suoi live. Addirittura, prima di accedere, è obbligatorio farsi impacchettare lo smartphone al costo di 5€. Notizia che ha fatto discutere, ma che ha aperto nuovamente il dibattito su: cellulari ai concerti, sì o no?
Deve essere fastidioso per un cantante salire sul palco e trovare centinaia di cellulari in alto pronti a registrare ogni istante della sua performance. Credo non sia il massimo, per chi è su un palco vedere telefonini al posto di mani.
Proprio come diceva Fabri Fibra “quando canto non vedo persone ma automi con in mano un iPhone”.
Ed è vero. Il concerto è l’unico momento in cui si ha la possibilità di vedere il proprio artista preferito dal vivo e spesso la di spreca per fare il video giusto, la foto giusta, il contenuto perfetto da postare sui social. È come se l’importante sia far vedere di essere stati lì che esserci davvero.
Molte volte non si riesce neanche a vedere il palco, a intravedere il cantante, lo si vede dallo schermo di chi sta davanti e non con i propri occhi. O lo si vede dal proprio cellulare. Ma a cosa serve? A riguardare a casa i video? A postarli sui social? A ottenere like e visualizzazioni? Non sarebbe meglio invece godersi il momento e divertirsi?
Magari poi non ti restano 10 video da guardare il giorno dopo, ma solo un’emozione, il ricordo di una bella serata.
Sarebbe bello vietare i cellulari e tornare ad ascoltare la musica, a battere le mani, a divertirsi.