Alien Army, la leggenda senza tempo del djiing italiano

Alien Army è stata fondata nel ’96 da Dj Skizo ed è il più grande ensemble di talenti e folli che l’Italia abbia mai visto operare su un giradischi. In breve tempo il gruppo guadagna il più alto numero di titoli nelle competizioni italiane di Turntablism e consegue piazzamenti importanti a livello europeo e mondiale. Il nome Alien Army è un’istituzione per la scena hip hop italiana e non solo. 

Se segui l’hip hop non puoi non conoscere gli Alien Army, la crew di DJs più importante in Italia che proprio l’anno scorso ha compiuto 20 anni e li ha festeggiati con ‘Quattro Turbo’, un LP a tutto gas.
La DJ Band nel corso degli anni ha cambiato spesso formazione, attualmente i suoi componenti sono Skizo, John Type, Mandrayq, SimoG, 5L, Fakser, Chryverde.

Nati come una DJ Band 21 anni fa, l’Armata Aliena ha evoluto il proprio stile attraverso generazioni diverse, sviluppandolo anno dopo anno, ma mantenendo sempre l’imprinting iniziale. Alien Army da sempre è stato aperto a sperimentazioni e ricerche sonore e forse è proprio questo il segreto della longevità della crew che non ha mai smesso di operare sui giradischi ed in produzione dal giorno uno, cercando di coinvolgere gente nuova al suo interno. Ne è la dimostrazione lampante l’enorme numero di DJs che hanno fatto parte del gruppo. Da anni attraverso musica, shows, video, produzioni e remix consolida ed esporta il proprio suono in tutto il mondo, venendo riconosciuto per il proprio Stile e Sound dai “capi storici” della scena mondiale. Della crew fanno parte nomi importanti del djing nostrano come Dj Zak, Dj Tyone, Dj Gruff e hanno militato altri artisti come Dj Double S, Dj 2P, Dj Stile. 

Dalla fondazione del gruppo ad oggi è cambiato tutto, dalle tecniche di registrazione, di scratch, di show, all’attrezzatura stessa. Dai primi show al Leoncavallo, alle jam, allo storico Hip Hop Village del ’97. Dj Zak mi aveva raccontato come avevano registrato ‘Orgamismi Meccanici’ quel disco diventato una pietra miliare dell’hip hop nostrano. I membri della crew sono stati chiusi per mesi in un appartamento con televisioni e videocassette che riproducevano i beat a ripetizione e un tavolo su cui ognuno di loro, giradischi e mixer alla mano scratchavano.

 

E’ cambiato tutto nei dischi successivi come ‘The Difference’ del 2015 che ha visto tra gli altri la partecipazione di Dj 2P, ma non è mai cambiata la tecnica, il livello e la passione per l’arte del djing dei membri di Alien Army. Una delle caratteristiche più interessanti dei brani è la loro imprevedibilità. Tu metti in play e pensi che fili tutto liscio e poi all’improvviso boom, tutto sconvolto, tutto in un’altra direzione. Finisci come smarrito. E questo in tutto, non solo nella composizione musicale, ma anche nella scelta dei sample vocali e nell’uso dello scratch. Ogni canzone è un viaggio e come tale devi essere pronto a svoltare per la destinazione più’ imprecisa e meno attesa e’ una sorta di shock per capire in che modo l’ascoltatore poi interpreta la nostra visione musicale. “The Difference” può essere considerato un vero e proprio manifesto della scuola italiana sul giradischi.

THE_DIFF_ALBUM

 

Sono passati tre anni dall’uscita di quel disco, l’assetto dell’armata aliena si è arricchito di altri tre talenti  Dj Fakser5L e Chryverde protagonisti anche dell’ultimo LP uscito ‘QUATTRO’. Mai come prima il collettivo fa un viaggio nel sound design, nell’architettura delle produzioni e degli scratch intesi come suono. La costruzione dei brani è realizzata per avere il più grande impatto sonoro possibile senza mai perdere di vista lo stile originario dei primi giorni.
‘Quattro’ segna un passo ed una svolta del gruppo nel suo suono e nella sua struttura. A differenza di ‘Orgasmi Meccanici’, l’ultimo LP è stato registrato in studi diversi e poi ogni traccia è stata in seguito ottimizzata e in alcuni casi anche remixata.

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