A Milano sono arrivati i covid party
Mentre negli USA una ragazza di 17 anni è morta per Covid-19 due settimane dopo aver partecipato a un covid party in una chiesa dove, senza rispettare il distanziamento sociale, erano presenti un centinaio di persone, tutte rigorosamente senza mascherine e tutte intenzionate ad esporsi alla malattia, a Milano abbiamo avuto il primo covid party.
È da qualche mese che la moda dei covid party, ovvero delle feste in cui i partecipanti si mischiano volontariamente a invitati positivi al virus per farsi infettare e diventare così immuni, sempre se nel frattempo non muori, impazza negli Stati Uniti e ora è arrivata anche in Italia.
Siamo a Milano, nell’area dismessa di piazzale Baiamonti in zona Porta Volta, e tra giovedì e venerdì è stato organizzato dalle “Brigate volontarie per l’emergenza” legate ad alcuni centri sociali, il primo covid party. L’iniziativa ha riunito 200 giovani, immortalati in video amatoriali mentre ballavano ammassati e senza mascherine.
Quello di giovedì sera non era l’unico party in programma, ieri avrebbe dovuto tenersi la “serata cinematografica” mentre oggi il concerto “Reggaemotion sull’erba”, il tutto rigorosamente in modo abusivo e senza rispettare le norme del distanziamento sociale e dell’uso di mascherine.
Del resto, a un covid party vai proprio per sfidare il virus e vedere se ti ammali. Una follia, che sarebbe stato meglio non importare dagli USA.