6ix9ine è in bancarotta, fatica ad arrivare a fine mese

Appena uscito di prigione, con un contratto discografico per due album e un bel gruzzoletto di soldi, 6ix9ine ha speso più di 300mila dollari per quattro orologi tra cui un Richard Mille e una catena da a forma di squalo. Negli stessi giorni si è comprato una Lamborghini Aventador, una McLaren, una Rolls Royce, una Mercedes Benz G-Wagon e una Range Rover.

Successivamente ha siglato con GlobalStreamNow un contratto da 5 milioni di dollari per accordare alla società la distribuzione esclusiva di un suo concerto in live streaming. Ha anche dichiarato di percepire 500mila dollari per un solo concerto.

E di certo non si è mai trattenuto dal mostrare e flexare i suoi averi e i suoi soldi, come quando ha flexato 1 milione di dollari in contanti in un ristorante a New York.

Soldi, tanti soldi, ma anche tante macchine e gioielli, 6ix9ine non è mai sembrata una persona parsimoniosa. E infatti ora è in bancarotta.

Dopo i primi mesi dalla sua scarcerazione, nei quali l’hype nei suoi confronti era alle stelle e ha continuato a trollare tutti e a litigare con diversi colleghi sui social e non, 6ix9ine è finito un po’ nel dimenticatoio.

Ma soprattutto si torna a parlare di lui perché è in bancarotta. Imputato in una causa civile per una rapina avvenuta nel 2018, 6ix9ine dovrebbe risarcire le vittime una somma pari a 11 milioni di dollari. Ma lui non li ha.

Non sta facendo più soldi con la musica, dal momento che l’accordo che aveva con 10K Projects è terminato a febbraio e il saldo del suo conto è zero.

“Ho ricevuto ingenti anticipi in base agli accordi di merchandising e registrazione prima del mio arresto – ha dichiarato il rapper – ma non sto più ricevendo alcuna royalty in base a quegli accordi. Ho provato a riprendere in mano la mia carriera dopo la scarcerazione, ma ho perso tutto quello che avevo prima e potrei non raggiungere mai più i livelli di successo che avevo prima del mio arresto.

In questo momento, fatico ad arrivare a fine mese. Non so se riuscirò mai a raggiungere le cifre degli anticipi che mi erano stati pagati prima del mio arresto e soprattutto prima che la mia carriera venisse bloccata. Se la Corte riconoscerà i risarcimenti richiesti dai querelanti mi farà sicuramente fallire e non mi riprenderò mai più. Sarebbe un danno permanente che graverebbe anche sui membri della mia famiglia che fanno affidamento su di me. Non avrò mai più una vita normale perché la mia collaborazione con i fededali mi ha reso un bersaglio sia per i Nine Trey che per altre gang e io vivo con la paura di morire ogni giorno”.

6ix9ine è a pezzi e dalle parole dichiarate alla Corte e pubblicate e riportate da Complex emerge una persona molto diversa dal troll spocchioso e esibizionista che abbiamo conosciuto in questi anni.

Ma la domanda è: davvero non ha più soldi oppure è un escamotage per non pagare 11 milioni di risarcimento?

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