5 dischi flop del 2021

Iniziamo questa mini carrellata con le classifiche di fine anno più inutili dell’inutile. Quelle, per intenderci, dove bisogna dare un premio, che poi un premio non è, a tutti, ma proprio a tutti eh, senza dimenticare nessuno.

E partendo da questo presupposto non possiamo di certo dimenticarci di chi ha pubblicato un disco e o non se lo è cagato nessuno, a parte gli amici intimi e la famiglia, oppure non è stato un gran successo, ma neanche un successino. Esiste la parola successino? No, però esiste la parola flop e sul vocabolario si legge che flop, nel linguaggio del marketing, indica l’insuccesso del lancio di un prodotto o di una iniziativa promozionale. Nel linguaggio giornalistico, invece, indica insuccesso, fiasco, riferito inizialmente a uno spettacolo, poi esteso a indicare fallimenti anche in altri settori di attività.

Ok, ma noi cosa intendiamo per flop? Un disco che ha venduto poco o un disco brutto? Perché Maxtape di Nerone ha venduto poco, ma è senza dubbio uno dei migliori progetti usciti a marzo. Domani di Ensi idem, ma siamo onesti chi se lo ascolta Ensi? È forse uno dei migliori MC che abbiamo in Italia, ma ironia della sorte, o forse no, ha solo 284mila ascoltatori mensili su Spotify.

Exuvia di Caparezza, che è un discone, ha appena raggiunto il primo e misero disco d’oro.

Ecco perché dire flop è estremamente relativo e riduttivo, ma possiamo dire che Plaza di Capo Plaza sia stato un flop e non per i numeri, ma perché proprio è un disco mediocre, ben lontano da 20. Un disco noioso che sembra essere stato fatto perché si doveva e non perché mossi dall’arte.

E come dice Marra, sono usciti solo flop e ci hanno fatto la deluxe e nel caso di Plaza anche la deluxe è un flop. Almeno è rimasto coerente…

Altri flop? Garbage Evilution di Nitro, My Beautiful Bloody Break Up di Mondo Marcio, Ali per chi non ha un posto in questo mondo e Ali Ultima Notte de Il Tre (a proposito di flop con deluxe), Celine di Amill Leonardo, Nuvole di Random, Donna sulla luna di Baby K, Twerking Beach di Elettra Lamborghini, 92 di Maruego, Lauro di Achille Lauro, Crisalide di Beba, Sicariato di Gallagher e Dolce Vita di Shiva.

Una lista piuttosto lunga, composta sia da progetti mediocri, che da progetti buoni ma che comunque non hanno avuto un gran clamore. In questa categoria ci possiamo mettere anche Milano Soprano di Don Joe, DJungle di TY1 e RoofTop dei 2nd Roof, tutti ottimi progetti, ma che purtroppo non hanno avuto il riscontro meritato.

Poi ci sono i flop che non ti aspetti. Ti aspettavi forse che Volare di Coez o Ghettolimpo di Mahmood non avrebbero spaccato tutto in classifica? Io sinceramente no e invece sono distanti dai numeri fatti dai loro rispettivi dischi precedenti. Un po’ come Flop di Salmo, che ok non è un flop, ma se consideriamo i numeri di Playlist e Hellvisback e li confrontiamo un po’ lo è.

Comunque, dopo tutto questo preambolo anche un po’ noioso e prolisso, entriamo nel vivo dei 5 dischi flop del 2021.

5 DISCHI FLOP DEL 2021

1. VOX POPULI DI LAIOUNG

Non ho ancora capito perché Laioung continui con la musica. Non dico non sia un bravo artista, al contrario, sa anche suonare diversi strumenti, ha dalla sua il fatto di saper cantare anche in inglese e bene, ma purtroppo il risultato finale è scadente. Ci propone un disco di 21 tracce, 21 cazzo, che se risulta noioso Drake figurati Laioung, per di più noioso, difficile da incamerare, con flow e melodie che al posto di catturare e coinvolgere l’ascoltatore lo stancano.

2. UNICO DI FRED DE PALMA

Cazzo, FDP è un mistero, ma davvero eh. Se facesse rap spaccherebbe, quando pubblica una hit estiva fa numeri da capogiro tanto da essere diventato una star pure in Spagna con Una Volta Ancora, ma ogni volta che pubblica un disco floppa. L’ha fatto con Uebe prima e quest’anno con Unico, quindi Fred De Palma rappresenta la certezza della hit estiva e il flop del disco.

3. CANZONI POPOLARI DI SAMUEL HERON

Anche tu ti eri dimenticato di Samuel Heron? Dopo quelle canzoni che erano andate bene, come Illegale e Ci Sta, è successo un po’ di tutto. È sparito. È tornato. Ha cambiato nome in Samuel Costa e pure mood, è diventato una sorta di cantautore ligure, ma nonostante tutti questi cambiamenti il risultato è che ha floppato di nuovo. Ci ha proposto un Ep un po’ ligure un po’ pop, a tratti noioso. Questo nuovo percorso di Samuel Heron nel mondo del cantautorato sembra avergli fatto perdere quella verve ironica ed energica che caratterizzava la sua discografia passata e che gli dava maggior risalto.

4. FIGLIO MASCHIO DI GIAIME

Altro punto di domanda. Giaime è bravo non si può di certo dire il contrario, ma non è mai riuscito a sfondare davvero e a spaccare come meriterebbe. Alterna momenti nei quali pubblica musica a raffica ad altri di silenzio assoluto. Una strategia ben poco vincente a quanto pare. Così come poco vincente è stata la scelta di questo disco, estremamente confuso. Passa da basi rap, a reggaeton, a pop punk, a sonorità latine, mentre gli argomenti trattati viaggiano essenzialmente su due livelli, uno più intimo e l’altro più leggero. Quello che non si capisce è che strada voglia prendere Giaime, che ci mostra un’eterogenità decisamente troppo varia.

5. IN PRIMA PERSONA DI LOWLOW

Ti eri dimenticato anche di LowLow? Siamo lontani dai tempi in cui LowLow mostrava la sua spocchia e il suo egocentrismo a 360 gradi, un po’ come quando affermava che Bambino Soldato sarebbe stato il miglior disco rap degli ultimi 10 anni. Non è andata così. E anche In Prima Persona è passato letteralmente in sordina. Un po’ perché oggettivamente non è un gran disco e un po’ perché LowLow sta pagando il conto per le sue uscite fuori luogo e per il suo carattere.

Al di là di tutto credo il premio flop più flop dell’anno, premio ovviamente che non esiste, come tutti gli altri premi di queste inutili classifiche vada a Plaza di Capo Plaza. Mi dirai eh ma ha venduto, i numeri li ha fatti. Sì, ma con il lavoro che c’è stato dietro, i soldi spesi in sponsorizzazioni varie, tra la rivista che ha accompagnato il progetto nella quale pure Guè ha tessuto le sue lodi, i billboards in giro per le città, e ovviamente le promo sulle piattaforme digitali, se non avesse fatto numeri sarebbe stato clamoroso. E invece li ha fatti, ma è stato un flop comunque e oserei dire unanime.

È diverso il flop di uno come Laioung o Samuel Heron, che per carità hanno floppato, dal flop di Plaza, perché nessuno dei due vanta e può contare su tutto quello che ha alle spalle un artista come Capo Plaza, che alla fine ha floppato facendo un disco assolutamente mediocre nonostante le tante possibilità e forze sulle quali poteva contare.

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