Seconda lezione del 2022:
all’Ariston capienza del 100%, le discoteche restano chiuse

Abbiamo iniziato il 2022 imparando che a Capodanno ì trenini si possono fare solo in tv, in discoteca no perché creano assembramenti.

Proseguiamo il 2022 con una bella notizia: i cantanti possono esibirsi su un palco con il pubblico e la massima capienza solo all’Ariston.

Ebbene sì, mentre le discoteche restano chiuse, i concerti restano fermi e stanno entrando in vigore le norme per entrare nei luoghi pubblici con il Green Pass, al Festival di Sanremo la capienza del teatro sarà del 100%. Il pubblico dovrà semplicemente essere munito di Super Green Pass.

Sul red carpet invece ci saranno tutti i varchi di controllo e di sicurezza, come negli anni passati, ma quest’anno con maggiore attenzione all’aspetto sanitario.

Gli addetti ai lavori saranno super controllati, le persone che accederanno al red carpet, per poi entrare all’Ariston, dovranno essere munite di Green Pass rafforzato, mascherina Ffp2.

Ok, ma abbiamo idea di quanta gente ruota intorno all’Ariston?

Se in quel teatro si può entrare con capienza al 100%, Super Green Pass e maschera Ffp2, perché non si possono adottare le stesse regole anche per discoteche e locali? Perché quel settore deve continuare a restare fermo con migliaia di lavoratori letteralmente in ginocchio?

Forse perché in Italia le cose importanti sono due: il calcio e il Festival di Sanremo. Tutto il resto crea assembramenti e aumenta la curva dei contagi.

Quindi un cantante deve per forza andare a Sanremo per potersi esibire davanti a un pubblico?

Nonostante pensi che vedere il teatro Ariston al completo sia oggettivamente di buon auspicio per la ripartenza dell’Italia, lo trovo altresì una grandissima presa per il culo per il tutto il settore della musica dal vivo. Per i gestori dei locali che non possono lavorare, per tutte le persone che lavorano nel mondo della notte, per gli artisti e persino per il pubblico.

C’è anche da dire che i teatri hanno già ripreso con la capienza al 100% e che l’Ariston è un teatro e verosimilmente si ritiene più semplice controllare l’uso della mascherina in un teatro piuttosto che in un locale, ma basterebbe dare l’opportunità ai locali di lavorare come i teatri e impegnarsi a far rispettare le regole.

Forse è un discorso utopistico, ma fa male ed è uno schiaffo in faccia a un settore in ginocchio da troppo tempo, vedere l’Ariston pieno e i locali chiusi.

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